Da un anno in carcere preventivo, Daccò in tribunale con le manette

8 novembre 2012 – Per Giampiero Biancolella, legale di Pierangelo Dacco’, l’uomo d’affari interrogato stamani nell’ambito di una inchiesta svizzera sul riciclaggio legata alla Fondazione Maugeri, “il problema non sono le manette con cui Daccò e’ stato portato davanti al giudice, ma il fatto che perduri da oltre un anno la sua carcerazione preventiva”.

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Daccò, ha spiegato il suo difensore, è stato condotto dagli agenti della polizia penitenziaria con gli ‘schiavettoni’ fino davanti alla porta del gip Laura Marchiondelli che poi l’ha interrogato. Poi, le manette gli sono state tolte e, stando a quanto riferito dall’avvocato, non gli sono piu’ state rimesse.

Quello delle manette, sottolinea Biancolella, è “un problema del ministero della Giustizia. Se la legge dice che devono essere messe le manette ad una persona detenuta, non ho nessuna questione da obiettare. Certo, da cittadino preferirei che gli arrestati non giungessero in manette in tribunale”. Il legale ha precisato che il suo riferimento alle manette era un rimando agli anni di Tangentopoli, una stagione giudiziaria a cui viene accostata quella attuale. agi

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