Italiani Liberi e Forti, di Gaspare Sturzo brucia le tappe in Sicilia.

PALERMO, 08 Ott – ILeF, il partito Italiani Liberi e Forti, sta bruciando un po’ le tappe, non ci si aspettava questo successo in Sicilia, anche se siamo curiosi di vedere cosa succederà il 28 ottobre, data delle elezioni, per il loro candidato Gaspare Sturzo. Palladino segretario politico nazionale si dice non sorpreso, convinto sin da quando è stato fondato il partito lo scorso gennaio che la Sicilia potesse risultarne come sta accadendo, pista di lancio. “Noi siamo coscienti di scrivere una pagina di storia non solo per la Sicilia ma anche per l’Italia” ha riferito. Una pagina di storia perché il paese da decenni aspetta una voce pulita, chiara e di verità come quella di Gaspare Sturzo che rappresenta la vera novità di queste elezioni, come in effetti sta dimostrando negli incontri, nelle interviste, nelle riunioni di gruppo. Dal successo che sta ottenendo, si direbbe che lui è la persona di cui il Paese e innanzitutto la Sicilia, ha bisogno. “Ha le idee chiare, un patrimonio culturale formidabile, ha una esperienza professionale che pochi possono vantare del suo stesso spessore. Quindi io penso che sia l’uomo di cui la Sicilia e l’Italia attendeva da tempo – sono le parole di Palladino – sì, l’Italia, perché queste non sono solo elezioni siciliane ma sono anche elezioni che interessano tutto il Paese perché dalla Sicilia verrà questa parola nuova”. ILeF raccoglie in maniera garbata quelle che sono le istanze del popolo italiano, in questo momento del popolo siciliano, per avanzare le sue proposte. Non ha niente a che vedere con i Grillini o con i tanti movimenti contestatori che stanno insorgendo, ci fa capire il segretario. “Noi siamo assolutamente il partito delle proposte. La protesta non ci interessa, è inutile protestare, tutto il popolo italiano sa le porcherie fatte in questi ultimi decenni e quindi inutile stare a rivangare, tutti sanno che cosa è successo. Noi vogliamo far capire che invece siamo il partito che vuol proporre le soluzioni ad un male che ormai sembra incurabile” precisa e sottolinea Palladino. Secondo ILeF il male non è incurabile, ma si può curare innanzitutto con il portare persone oneste e competenti al vertice delle istituzioni. Gaspare Sturzo dimostrerà che si può fare buona politica senza i milioni di euro, senza l’appoggio delle lobby massoniche e bancarie, non parlando di quelle mafiose e quindi si potrà dimostrare veramente che ILeF rappresenta qualcosa di nuovo e di cui il paese ha estremo bisogno. Tutti vogliono vedere persone pulite ai vertice delle istituzioni. Si ritiene che il vero orgoglio per un italiano, il fatto di dirsi italiano, sia quello di poter dire che al vertice del Paese vi sono persone oneste e competenti. Da questo orgoglio poi ne nascono tanti altri che fanno la vera identità di un paese. Queste riportate sono tutte tesi del segretario nazionale e del suo partito ILeF. Guardando poi a Roma, si è osservato che l’Udc di Casini simpatizza con altri partiti, con Montezemolo, con Fini definito postfascista da Gaspare Sturzo, mentre in Sicilia l’Udc va alle elezioni con il Pd, con Crocetta. In merito a questo, Palladino ha riferito di averlo letto sul giornale La Sicilia, dove è anche scritto che 14 dirigenti dell’Udc di Piazza Armerina sono andati via dal partito disgustati. Il segretario ha fatto osservare che come ci sono stati questi casi in un singolo paese come Piazza Armerina, un paese importante, ce ne potranno essere altri in molte altre città siciliane. Perché, secondo lui, chi ha veramente una coscienza cristiana non può accasarsi con persone che non hanno nulla a che vedere purtroppo con l’ispirazione cristiana. Si è augurato che ILeF risulti una buona scuola, una buona palestra, cercando di render chiaro che il Paese ha bisogno di valori che certo non si possono dire solo cristiani, ma universali perché il partito di Italiani Liberi e Forti ritiene di essere aperto a tutti, anche ai non credenti purché credano in questi valori, innanzitutto universali, morali e quindi cristiani. Ma tornando a Roma, c’è da dire che nel pomeriggio del 13 ottobre ILeF ha organizzato presso l’Auditorium della Basilica S.Maria degli Angeli e dei Martiri un incontro conviviale, ci ha comunicato Dario Piccininni, vicesegretario nazionale. Quello che segue è emerso dalla sua conversazione. In questi mesi che ci separano dalle prossime elezioni, c’è davvero bisogno che ognuno offra le proprie disponibilità e le proprie competenze per rigenerare il mondo della politica. Con lucida determinazione, cattolici e non, uomini di buona volontà e quanti laicamente si sentono chiamati al servizio del bene comune, si rendano protagonisti di questo cambiamento storico dettato da un indispensabile richiamo etico e morale che riguarda tutto il nostro Paese. “Faremo conoscere tutto ciò che Italiani Liberi e Forti ha compiuto in pochi mesi di vita e precisamente dal 18 gennaio 2012, giorno della costituzione del nostro partito” sono le parole del vicesegretario – Oggi tutti parlano di riduzioni di spesa nella politica ma di fatto solo noi continuiamo coerentemente ciò che abbiamo proclamato fin dalla nostra nascita, ovvero che non percepiremo un euro dallo Stato.” Quella organizzata a Roma, sarà una serata conviviale per far conoscere personalmente i responsabili del partito e l’alternativa politica che vuole proporre verità, onestà e competenza per una profonda trasformazione morale e culturale e quindi politica dell’Italia. Il programma in dettaglio prevede la proiezione di video su don Luigi Sturzo e sulle realizzazioni di ILeF in questi mesi. Interverrà Giovanni Palladino a cui seguiranno gli interventi dei due vicesegretari. Dario Piccininni parlerà delle prospettive romane ed Eleonora Mosti, si intratterrà sul senso di appartenenza ad un partito che vive di sole adesioni.
C’è bisogno di esempi concreti, di persone coerenti e credibili che con autentico spirito di servizio contribuiscano a realizzare il vero bene comune, questo è quello che sostanzialmente si propone ILeF , con lo scopo di costruire insieme a coloro che interverranno, una “generazione nuova” di politici, di cui Roma e la nostra Italia hanno bisogno.

Vito Piepoli

Nella Foto: Palladino

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