Alcoa ferma da oggi, assemblea in fabbrica

1 set. – La prima cella dello stabilimento Alcoa per la produzione di alluminio primario a Portovesme si fermera’ gia’ oggi pomeriggio, attorno alle 14.30. Mezz’ora prima gli operai, compresi quelli che stamane alle 6 sono rientrati a Olbia in traghetto da Civitavecchia, si riuniranno in assemblea in fabbrica con i loro rappresentanti sindacali, dopo che la multinazionale americana non ha accolto la richiesta di proroga di sette giorni che avrebbe dato agli svizzeri della Glencore il tempo richiesto per formalizzare una richiesta d’acquisto.

“E’ una vergogna”, dice amareggiato Rino Barca della Cisl, dall’autobus che sulla statale 131 lo sta riportando a Portovesme assieme a una sessantina di colleghi con i quali negli ultimi due giorni aveva manifestato a Roma.
“Ci hanno lasciato soli, assieme ai colleghi, con il cerino in mano”, prosegue sconfortato Barca.

La politica avrebbe dovuto assumersi le sue responsabilita‘. Non so cosa potra’ accadere oggi nell’assemblea, ma e’ chiaro che ci riorganizzeremo per partire a Roma. Quanto e’ successo non e’ accettabile. Non c’e’ neppure un accordo sui lavoratori interinali”. “I toni trionfalistici nelle dichiarazioni stampa rilasciate dopo l’incontro a Roma tra ministero dello Sviluppo economico, Regione Sardegna e rappresentanti del gruppo Glencore”, afferma Giovanni Matta, della segreteria regionale della Cisl, “si scontra purtroppo con la drammatica realta’.

Appare evidente che il governo non ha convinto il gruppo americano e che la strada da percorrere e’ ancora lunga. E’ necessario che il ministro Passera assuma in prima persona il governo di questa vertenza. Il futuro dell’industria del Sulcis non puo’ essere la cassa integrazione”.

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