Sulcis, protesta minatori: a 400 metri di profondità con 350 kg di esplosivo

27 ago – Un gruppo di operai della Carbosulcis ha occupato intorno alle 22.30 la miniera di Nuraxi Figus, a Gonnesa, nel Sulcis. Una trentina di minatori si è asserragliata a 373 metri di profondità, bloccando l’accesso ai pozzi con cumuli di carbone e mezzi meccanici. La protesta è esplosa per convincere il governo a sbloccare il progetto di rilancio della miniera con la produzione di energia pulita dal carbone.

Gli operai della Carbosulcis hanno occupato la miniera di Nuraxi Figus, a Gonnesa, nel Sulcis per convincere il governo a sbloccare il progetto di rilancio della struttura con la produzione di energia pulita dal carbone attraverso la cattura e lo stoccaggio di co2 nel sottosuolo.

I lavoratori chiedono una risposta rapida ai rappresentati delle istituzioni affinchè venga fissato un incontro con i leader dei partiti che appoggiano il governo Monti, Alfano Bersani e Casini. L’obiettivo è quello di indurre l’esecutivo nazionale a dare il via libera al progetto integrato carbone-miniera-centrale elettrica.

All’interno della miniera vi è anche custodito esplosivo, circa 350 chili, utilizzato dai minatori durante le lavorazioni e ora “sequestrato” dagli occupanti. In passato la miniera, che è ancora attiva e occupa attualmente 463 lavoratori, è stata occupata altre tre volte: nel 1984, nel 1993 e nel 1995, quando i lavoratori rimasero asserragliati in galleria per 100 giorni. tgcom24

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