Bosone di Higgs: l’Italia ha contribuito con 480 milioni di euro

5 luglio – La scoperta del bosone ha avuto ampia risonanza e si apprende che l’Italia, malgrado la grave crisi economica, abbia sostenuto la ricerca spendendo 480 milioni di euro in sei anni per l’LHC, l’apparecchiatura innovativa fondamentale per mezzo della quale si è giunti a trovare una particella coerente con il bosone di Higgs, non il famoso bosone di Higgs.

Bosone di Higgs: certo, certissimo, anzi probabile. Occorrono piu’ studi (e piu’ soldi)

Gli scienziati del centro di ricerca Cern hanno detto infatti di aver scoperto una nuova particella subatomica che potrebbe essere lo sfuggente bosone di Higgs, ritenuto cruciale nella formazione dell’universo.

“Abbiamo raggiunto una tappa fondamentale nella nostra comprensione della natura”, ha detto il direttore generale del Cern, Rolf Heuer, a una riunione di scienziati e giornalisti nei pressi di Ginevra.

“La scoperta di una particella coerente con il bosone di Higgs apre la strada a studi più dettagliati, richiedendo statistiche più ampie, con le quali scopriremo le proprietà delle nuove particelle e probabilmente si chiariranno altri misteri dell’universo”.

Joe Incandela, portavoce di uno dei due team, ha spiegato che “si tratta di un risultato preliminare, ma pensiamo che sia molto forte e molto solido”.

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