Crisi, nell’edilizia persi 500mila posti di lavoro

26 giu – L’industria delle costruzioni, dall’inizio della crisi, ha perso mezzo milione di posti di lavoro. E’ quanto emerge dai dati presentati oggi dall’Osservatorio congiunturale dell’Ance. Gli effetti sull’occupazione e sulle imprese sono pesantissimi, si legge nel rapporto, stimati 325.000 posti di lavoro nelle costruzioni, che salgono a 500.000 unità considerando i settori collegati.

Nell’ultimo quinquennio, spiega poi l’Ance, sono 43 i miliardi di investimenenti in meno nel settore delle costruzione. Dal 2008 al 2012, si legge nel rapporto, il settore avrà perso più di un quarto (-25,8%) degli investimenti, riportandosi ai livelli della metà degli anni ’70.

A soffrire, secondo i dati Ance, sono tutti i comparti, a partire dalla produzione di nuove abitazioni, che nei cinque anni avrà perso il 44,4%, percentuale elevata anche per l’edilizia non residenziale privata con una diminuzione del -27,9% e i lavori pubblici, che registrano una caduta del 37,5%. In questo comparto, sottolinea il rapporto, la contrazione è iniziata nel 2005 e complessivamente la flessione raggiunge il -44,7%.

Anche per il 2012, prevede quindi l’Ance, ci sarà un calo degli investimenti (-6,0%) superiore al 2011 (-5,3%) e superiore alle stime previste (-3,8%) per quest’anno. adnk

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