L’unione delle debolezze fa una debolezza al quadrato

14 giu – Mi sembra impossibile che due ormai conclamate debolezze possano costituire una forza degna di portare l’Italia fuori dal guado.
E che guado!

Tecnici e politici del Bel Paese possono riunirsi (coram populo o in camera charitatis ) quando vogliono: sono comunque destinati al ruolo di mosche cocchiere, anche se vorrebbero far credere altro alla pubblica opinione.

Non è un discorso disfattistico, ma risponde alla cruda realtà dei fatti.
Anziché concentrarsi su pochissimi, essenziali obiettivi, ci si avventura su terreni minati quali le norme anticorruzione o la responsabilità civile dei giudici, peraltro già consacrata da un referendum schiacciante, ma del tutto disatteso, come quasi sempre avviene da noi.
Oppure ci si va a impantanare dalle parti di viale Mazzini, cercando rogne evitabili con un minimo di buonsenso. Tutte queste debolezze sommate insieme dovrebbero consentire a Monti di arrivare a fine legislatura.

Con quale profitto per l’Italia non è dato sapere né immaginare.

Guglielmo Donnini

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