Art.18, Wall Street Journal contro Monti

6 apr – Il dietro-front del governo sul lavoro, rinunciando a eliminare tout court il reintegro nel caso di licenziamento economico illegittimo, è una “resa” a coloro che vorrebbero portare l’Italia vicina all’ “abisso” della Grecia.

Il monito arriva dal Wall Street Journal, che si rimangia l’aver avvicinato, la scorsa settimana, Mario Monti a Margaret Thatcher “in un accesso di temporanea eurofollia”: piuttosto “la migliore analogia con i britannici potrebbe essere con Ted Heath, lo sventurato predecessore Tory” della Lady di Ferro.

Motivo del cambio di giudizio da parte del quotidiano conservatore di Wall Street è l’aver ceduto alla sinistra della coalizione di governo sull’articolo 18. “Gli ottimisti in Italia – ebbene sì, ve ne sono ancora – dicono che una riforma limitata è meglio di niente. Forse”, scrive il Wsj in uno dei suoi editoriali. “Tuttavia Monti è stato scelto per recuperare l’Italia dalla soglia di un abisso greco. La riforma del lavoro é una resa a coloro che la stanno portando laggiù”.

Nelle pagine di cronaca, il ‘Journal’ si sofferma sulla posizione della leader uscente di Confindustria, Emma Marcegaglia, che sul quotidiano concorrente Financial Times ieri aveva definito “pessimo” il compromesso raggiunto.

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