Ancora un altro terrorista islamico, arrestato. Progettava attentato alla Sinagoga di Milano

BRESCIA, 15 MAR – Aveva raccolto in un pc tutti gli elementi per un attentato terroristico alla Sinagoga di Milano un giovane musulamno di origine marocchina arrestato questa mattina a Brescia. J.M., 20 anni, e’ destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare perché ritenuto coinvolto in attività di addestramento all’uso di armi ed esplosivi per finalità di terrorismo. Residente in Italia fin da bambino, il ragazzo aveva creato su Facebook dei ‘gruppi’ esclusivi su cui condividere istruzioni sull’uso di armi ed esplosivi.

Il giovane si era distinto per l’attenzione compulsiva che mostrava verso gli aspetti “operativi” del jihad. Le indagini – rese particolarmente difficili dagli accorgimenti tecnici che lo straniero adottava grazie alle sue eccezionali conoscenze informatiche – hanno documentato, tra le altre cose, come J. M. avesse creato gruppi Facebook “segreti” in cui gli iscritti potevano condividere istruzioni sull’assemblaggio di ordigni esplosivi di circostanza (ricavabili da composti chimici reperibili in commercio) e sull’uso di armi. Tra le regole imposte dal giovane jihadista marocchino per l’adesione a uno di tali gruppi Facebook vi era quella che imponeva: “nessun video su canti religiosi, solo armi ed esplosivi”.

PROGETTAVA ATTENTATO A SINAGOGA MILANO

Il marocchino stava progettando un attentato alla sinagoga di Milano. E’ quanto emerso nel corso delle indagini da un reperto sequestrato dagli investigatori della Digos di Brescia inerente un dettagliato “sopralluogo virtuale” della sinagoga di via della Guastalla a Milano. Nel documento, salvato sul proprio computer, il giovane marocchino si sofferma in particolare sulle misure di sicurezza adottate a salvaguardia del tempio ebraico di Milano (personale di polizia, manufatti interdittivi, possibili vie di accesso, etc.).

Le indagini continuano anche in ambito internazionale in stretto raccordo con le Autorita’ di Polizia statunitensi e britanniche che stanno conducendo indagini parallele a quella coordinata dalla DCPP/UCIGOS. Per quanto accertato finora, infatti, gli internauti in contatto con l’arrestato sono perlopiu’ presenti all’estero. In questo quadro, contestualmente all’arresto operato oggi a Brescia, la Metropolitan Police di Londra ha posto in stato di fermo una donna risultata in contatto con il giovane marocchino. agi

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