Santori: no al paradiso dei rom, governo pensi alla crisi

9 marzo – “Ricordiamo al fondatore della Comunità di Sant’Egidio che sua è anche la delega per la famiglia e la gioventù, ed è ministro della Repubblica Italiana. Siamo a dir poco scandalizzati che si abbia il coraggio, alla luce di quanto accade regolarmente nelle strade delle grandi città, Roma in testa, ad opera di migliaia di nomadi che vivono ai margini della società, nel degrado e nell’illegalità, di voler far apparire l’Italia come il paradiso terrestre dei rom, con le porte spalancate a chiunque voglia attraversare le frontiere per stabilirsi nei nostri confini da ogni angolo del mondo.

Siamo certi che gli italiani, romani in testa, giovani e famiglie sommersi dalle tasse e dalla disoccupazione, con i nonni che smaniano sulle barelle abbandonati nelle corsie stracolme degli ospedali dopo aver pagato regolarmente le tasse per quarant’anni, incrociando le dita perché non succeda nient’altro e tirando avanti in silenzio, sono oggi, se possibile, ancora un po’ più avviliti alla notizia che il ministro Riccardi pensa invece ad una strategia nazionale di inclusione dei rom, a base di case, sanità, lavoro e studio”.

Lo dichiara in una nota il presidente della Commissione sicurezza di Roma Capitale Fabrizio Santori, a seguito del documento del ministro per la cooperazione internazionale e l’integrazione Andrea Riccardi. “Questo atteggiamento è un affronto al sistema stesso della democrazia perché rischia di vanificare una politica attenta sui temi della legalità e dell’emergenze sociali già presenti sul territorio, espressione della volontà della maggioranza degli italiani, che ha lasciato il passo ai tecnici per fronteggiare la crisi economica. Riccardi risolva la crisi economica senza rischiare di esasperarla”, conclude Santori. agenparl

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