Parma: Sedicente imam minaccia ritorsioni: “Restiamo in via Campanini, nessuno ci dice dove andare!”

Parma 17 Gen 2012 – “Finora nessuno, politici compresi, si è preso la responsabilità di indicare un’alternativa concreta”. Farid Mansouri, portavoce della Comunità islamica di Parma, è stanco di rispondere alle polemiche e le dichiarazioni che mettono la moschea di via Campanini sotto sfratto. “L’ex consigliere Pagliari – dice Mansouri – oggi ha parlato della nostra sede come un “pasticcio” della scorsa Giunta. Però non prospetta nessuna soluzione: perchè non si prende la responsabilità di individuare un nuovo spazio per la moschea?”
I musulmani di Parma hanno richiesto un appuntamento con il commissario Mario Ciclosi per affrontare la questione ormai spinosa, che li vede in contrapposizione con alcuni degli artigiani che lavorano nei capannoni vicini. I locali del centro islamico non possono essere destinati a luogo di culto, per questo lo stesso Ciclosi aveva ipotizzato un trasferimento.
Ma nell’attesa dell’incontro con il commissario, i fedeli continueranno a frequentare la moschea e la tensione non si smorza. “Sono quattro anni che ci dicono che siamo intolleranti e razzisti – dice alla Gazzetta di Parma Ermanno Barbieri, proprietario di uno dei capannoni in zona – ma così si fomenta l’intolleranza e non certo da parte nostra. Adesso nel mio capannone non mi sento più sicuro“.
Rettifica: Articolo fin qui  trattto da Parmasera, con cui ci scusiamo per la mancata citizione.
Cmmento della Rdazione:
Non al “sedicente imam” di Parma, bensì, al Presidente e Legale Rappresentante, cariche giuridicamente rilevanti e riconosciute dall’Ordinamento Giuridico Italiano, l’alternativa gliela indichiamo noi: l’Art.8 della Costituzione Italiana che non è comparabile col corano, ha 3 commi: il Primo lo leggono e lo capiscono anche i sassi, il secondo, sono in troppi a far finta di non capirlo, mentre il terzo che taglia la testa al Toro, non lo legge proprio nessuno. Quindi ve lo ribadiamo noi: Art 8 Comma 1.Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge (e fin qui non ci piove)
Comma 2. Le confessioni religiose diverse dalla Cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri Statuti, (che i musulmani in Italia non hanno), in quanto “non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano” Inoltre sono in etto contrasto con il nostro ordinamento giuridico). Comma 3. I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla “base di intese” con le relative rappresentanze. (che gli islamici non hanno e non portranno mai avere in quanto non essendo una confessione religiosa, non ha neanche un riferimento riconosciuto e accreditato  come hanno le altre confessioni religiose riconosciute.
L’ARTICOLO RIPRESO SU PARMASERA ha suscitato la reazione dell’interessato che ve la proponiamo:
Egregio Direttore di “ImolaOggi”, scrivo la presente per segnalare le numerose inesattezze, sia in  fatto che in diritto, contenute nell’articolo (anonimo) apparso sul Vs. sito web  in data 17.01.2012, recante titolo “Parma: Sedicente imam minaccia ritorsioni:  “Restiamo in via Campanini, nessuno ci dice dove andare!”.Innanzitutto lo scrivente, sig. Farid Mansouri, non è affatto “sedicente Imam” e mai si è dichiarato tale. Se l’autore dell’articolo si fosse comportato da professionista serio avrebbe controllato presso gli Enti preposti ed avrebbe appreso che la Comunità Islamica di Parma e Provincia è Associazione
debitamente registrata, dotata di Statuto e di Presidente/Legale Rappresentante: lo scrivente appunto.
Non “portavoce”, né tanto meno “sedicente Imam”!!!Bensì Presidente e Legale Rappresentante, cariche giuridicamente rilevanti e riconosciute dall’Ordinamento Giuridico Italiano. Altresì, detto Presidente non ha mai minacciato ritorsioni contro alcuno, anzi, nonostante la grave situazione creatasi a causa di intolleranza ed ignoranza e nonostante Vi siano titoli idonei a permettere alla Comunità rappresentata di utilizzare il capannone di proprietà sito in via Campanini a
Parma, lo stesso ha sempre cercato di rispondere in modo pacato e costruttivo ad ogni critica, sia politica che sociale, mossa nei confronti della Comunità e non si è mai sottratto al dialogo.
Attenzione anche a parlare di trasferimento della Comunità , Direttore, in quanto l’ipotesi del Commissario Ciclosi è stata espressa in assenza di cognizione di causa; ragion per cui la Comunità stessa ha chiesto un incontro chiarificatore. Quanto all’esegesi della Costituzione Italiana, che peraltro ogni membro della Comunità che rappresento, ben conosce e rispetta, azzardata in chiusura dell’articolo pubblicato, posso solo consigliare all’autore dello stesso di dare un’occhio  alle pagine del celeberrimo “Istituzioni di diritto costituzionale” di Gaetano Arangio-Ruiz, ed arrossire di vergogna per
quanto disinvoltamente
asserito e per l’ironico atteggiamento assunto.
Certo che in Lei prevarrà il buon senso e la professionalità, aspettando un articolo volto a rettificare il precedente ed a porgere le doverose scuse nei miei confronti e nei confronti di tutta la Comunità che rappresento, mi pregio inviare distinti saluti.

Mansouri Farid Presidente Comunità Islamica di Parma e Provincia

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2 thoughts on “Parma: Sedicente imam minaccia ritorsioni: “Restiamo in via Campanini, nessuno ci dice dove andare!”

  1. Complimenti al sig. Mansouri per il suo italiano forbito, interessante anche l’uso appropriato di parole di uso non comune ,come “esegesi” … non credo sia stato un caso (magari per aver visto ed ascoltato Benigni ) , lei è certamente una persona colta ,probabilmente un avvocato , a vedere come parla con disinvoltura di “istituzioni di diritto costituzionale” ! Quello che “non mi torna” però è il motivo per il quale il direttore ( invero poco rispettoso di un presidente) …”dovrebbe arrossire” leggendo la versione da lei proposta ( quella di Gaetano Arangio-Ruiz ) , forse in questo trattato vi è qualcosa che ,ad esempio ,permette che in Italia si possa esercitare una confessione anche se contraria all’ordinamento giuridico della Nazione?
    Secondo lei la Sharia è una legge compatibile con l’ordinamento giuridico italiano ed occidentale in generale? La punizione per apostasia ,le MGF , gli assassini delle persone che vogliono vivere “alla occidentale” sono compatibili? Ed ancora … mi indica le leggi italiane che “regolano” il culto Islamico in Italia? Ed i trattati bilaterali dai quali derivano?
    Infine …ritiene che vi debba essere reciprocità tra il trattamento riservato alla confessione islamica in occidente ed il trattamento dei cattolici nei paesi islamici? E se si , quali sono le autorità islamiche preposte al dialogo inter-religioso ed alle quali spetta di garantire gli accordi raggiunti?
    Confesso la mia ignoranza ed arrossisco fin d’ora ..però spero nella Sua professionalità per avere delle risposte esaustive!

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