Ue: senza permessi CO2 le compagnie operative in Europa o tagliano emissioni o pagano

BRUXELLES, 8 Gen – Nessuna scorciatoia in vista per le compagnie aeree statunitensi o cinesi che operano nei cieli europei: dal primo gennaio 2012 devono tagliare le emissioni di CO2 oppure pagare le relative quote previste sul mercato Ue (Emission trading scheme). La conferma arriva da Isaac Valero-Ladron, portavoce del commissario Ue al Clima, Connie Hedegaard, oggi a Bruxelles.

Nonostante le proteste e le minacce delle autorita’ cinesi o americane, ”se operi nell’Ue devi rispettare le regole Ue” ha affermato Valero-Ladron, ottimista sul rispetto della nuova direttiva per abbattere le emissioni di CO2. ”Siamo fiduciosi – ha detto il portavoce – che le aziende rispetteranno la legislazione. Le sanzioni infatti comporterebbero una spesa ben piu’ elevata di quella richiesta dal rispetto delle regole”, cioe’ 100 euro per ogni tonnellata di CO2 in eccesso. Al momento attuale ”tutte le compagnie aeree cinesi – ha spiegato Valero-Ladron – hanno fatto domanda per i permessi gratuiti, previsti per l’85% delle emissioni, mentre il restante 15% va comprato sul mercato dell’Ets. Quindi di fatto stanno rispettando le norme”.

I colloqui con Cina, Usa e Russia proseguono solo sulle ”misure equivalenti” che i paesi possono assumere per tagliare la stessa quantita’ di emissioni richiesta dall’Ue, unica ‘via d’uscita’ per non pagare i relativi permessi dell’Ets. Le aziende potranno scaricare i costi in piu’ sui viaggiatori: la stima di Bruxelles e’ che per voli lunghi, il rincaro a tratta potrebbe oscillare fra i due e i 12 euro e per quelli brevi da un euro a 9 euro. L’Ue potra’ bandire le compagnie che violano le regole? ”E’ solo l’ultima ratio”, ha detto Valero-Ladron.

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