«Chi paga la tromba sceglie la musica». Con le HFT fregano i risparmiatori!

Le transazioni ad alta frequenza sono oggi in grado di orientare i listini dei titoli dove meglio si crede

“La mano invisibile teorizzata da Adamo Smith è stata travolta dagli algoritmi e dai mega computer”

Dalle parti di Goldman Sachs sono certi che i Paesi PIGS, Portogallo, Italia, Grecia e Spagna andranno fuori dall’euro, mentre gli istituti di credito svizzeri triplicano i loro dipartimenti dedicati all’Italia e ramazzano mezzo miliardo di euro al mese ciascuno, provenienti dall’Italiam nonostante costi di gestione a due cifre.

Sei anni fa, il 13 dicembre, Mario Monti fu nominato advisor internazionale di Goldman Sachs International.

Il Corsera certificò che il nuovo incarico non influiva sulle sue possibilità di entrare nel governo, dopo le elezioni legislative del 2006, visto che il rapporto con Goldman Sachs era di consulenza. In ritardo, ma profetico. Un proverbio inglese assicura: «Chi paga la tromba sceglie la musica». La tromba, pagata da Mr. Goldman, squillò per il suo piacere. Peter Sutherland, presidente di Goldman Sachs International, certificò infatti che Monti portava «a Goldman Sachs il beneficio della sua considerevole esperienza». Non ne dubitiamo. Tali circostanze sarebbero solo grottesche se le vicende borsistiche non consigliassero accortezza.

Nottetempo, qualcuno accende un ipercomputer, con algoritmo autoemendante che, in tempo reale, si adatta alle condizioni del mercato, mitragliando varie piattaforme di trading on line, in frazioni di secondo, con milioni di «Immediate Or Cancel Order – (Ioc)», ordini di vendita o d’acquisto da eseguirsi immediatamente o immediatamente cancellare, secondo la tecnica High frequency trading (Hft), transazioni ad alta frequenza.

Un milione di Hft sparate su un titolo nelle borse europee, americane e asiatiche, possono indifferentemente deprezzarlo o apprezzarlo, stravolgendo i grafici di mercato sui monitor degli ignari operatori. Le Hft producono manciate di milioni ad ogni bombardamento e non esigono capitale iniziale, quindi rischio zero. Gli Ioc, quantunque cancellati, modificano virtualmente i pesi d’un listino, causando euforia o panico sui titoli nel mirino, tali da spostare mandrie di ignari risparmiatori. In tal caso, gli stessi che bombardarono a tappeto con Ioc, comperano dov’è il panico, oppure vendono dove impazza l’euforia.

La tecnica Hftioc opera fuori dal normale contesto domanda-offerta, incontrollabile da Consob e simili. Il sistema Hftioc nel web finanziario
quello equivale al bombardiere invisibile Stealth B-2 Spirit, quello a forma di pipistrello. Fino agli inizi del decennio scorso il mercato finanziario era un sistema binario: «Vendere-comperare», quindi rigidamente a somma zero, senza possibilità legali di predeterminare chi guadagnava e chi perdeva. Il rischio temperava chi vendeva così come chi comperava.

Gli algoritmi raffinati e le intelligenze artificiali hanno reso ternario il mercato finanziario, oggi basato su «Htfioc-vendere-comperare». Un cerchio
magico ristrettissimo di operatori internazionali può operare Htfioc, portando la somma zero nelle tasche degli sprovveduti investitori e delle nazioni bersaglio della speculazione. In altre parole, nel mercato ternario l’algida manina, che Adamo Smith assicurò indirizzare il mercato verso il bene comune, o non c’è più o bara alquanto. I bombardamenti Ioc esigono un coordinamento per evitare di colpire amici oppure favorire nemici. A questo servono le società segrete come Bilderberg, di cui Mario Monti è membro da anni anche se forse adesso si è dimesso.

Il più attrezzato bombardiere di IOC sui mercati mondiali è Goldman Sachs, la banca d’affari che rovinò la lira nel 1992 – senior advisor era Romano Prodi – e oggi bombarda Ioc sui titoli italiani. Sergey Aleynikov, programmatore di Goldman Sachs, a marzo fu condannato a 10 anni perché rubò i codici per operare con Ioc a proprio vantaggio, cioè quanto fa tuttora il suo padrone. La gelida manina di Adamo Smith sfoglia frenetica il nostro placido Testo unico delle leggi sulle operazioni di borsa, cercandovi rimedi, non sapendo che il governo Monti considera tutt’altri problemi, mentre Goldman Sachs sghignazza al computer, agevolando la sua circolazione di capitali col keyboard e la circolazione venosa coi piedi sui cinque volumi di Adamo Smith: «La ricchezza delle nazioni».

di Piero Laporta prlprt@gmail.com

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