13enne costretta a prostituirsi, arrestate madre e sorella

Vendevano” loro connazionali a sfruttatori italiani per farle prostituire. Tra le vittime una ragazzina di 13 anni, che, attraverso botte e minacce, è
stata costretta ad avere rapporti sessuali con italiani e stranieri. A Pagani, in provincia di Salerno, quattro persone sono finite agli arresti. Tra
gli aguzzini anche la madre e la sorella  della piccola romena.

Secondo quanto riportato dal sito SalernoToday, sono quattro le persone finite agli arresti: F. G., 30 anni, romena (figlia di B. G. e moglie di S. D., quest’ultimo già noto alle forze dell’ordine), P. F. G., 18 anni, figlio di B. G. (romeno), la stessa B. G. (44 anni, romena) e S. C. (60 anni, italiano). I primi tre, rendono noto i carabinieri, sono ritenuti responsabili di prostituzione minorile aggravata, inoltre F. G. è accusata anche di calunnia e violenza sessuale, P. F. G. anche di violenza sessuale e cessione aggravata di stupefacenti, mentre S. C. è accusato di violenza sessuale su minore.

Il provvedimento di custodia cautelare è stato emesso in relazione a quanto emerso dalle indagini dei carabinieri: i tre cittadini romeni sarebbero responsabili, secondo i militari, di aver portato in Italia una minorenne, 13 anni, sorella di F. G. e P. F. G., per costringerla a prostituirsi; in seguito, attraverso minacce e percosse, l’avrebbero costretta ad avere rapporti sessuali
con italiani e stranieri
(tra gli italiani S. C.), traendo ovviamente profitto dall’attività di prostituzione alla quale costringevano la ragazzina.

Inoltre P. F. G. avrebbe costretto la sorellina all’incesto, facendole prima annusare dello stupefacente per piegare la sua
resistenza
. La 30enne F. G. invece, allo scopo di sviare le indagini, avrebbe agito come segue, così come riferito dai carabinieri: lo scorso 17 maggio, tramite minacce di morte pronunciate via telefono, avrebbe indotto la  sorella minore ad allontanarsi da una Casa famiglia presso la quale era stata posta sotto custodia dai servizi sociali.

In seguito ci sarebbe stato un “abuso sessuale punitivo” da parte di due cittadini extracomunitari in corso di identificazione; la 30enne romena avrebbe inoltre reso dichiarazioni calunniose agli inquirenti nei confronti di terze persone. I carabinieri continuano ad indagare per risalire ad eventuali altri clienti.

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