Sarajevo:attacco Ambasciata Usa, arrestati 17 islamici wahhabiti

La polizia serba ha  effettuato 17 arresti nella regione di Sandzak, a maggioranza  musulmana, nell’ambito dell’attacco perpetrato ieri da un  musulmano wahhabita, uno dei movimenti piu’ radicali  dell’islam, contro l’ambasciata statunitense a Sarajevo. A  riferirlo la stampa locale.

”Questa mattina alle 5 la polizia ha lanciato una maxi  operazione contro il movimento estremista islamico Wahhabi  nel territorio di Novi Pazar, Sjenica e Tutin”, nel  sud-ovest della Serbia, ha spiegato il ministro dell’Interno Ivica Dacic all’agenzia Tanjug.

”Diciassette persone sono state arrestate”, ha spiegato  il capo della polizia serba Milorad Veljovic sottolineando  come siano stati sequestrati cd, computer, faldoni, cassette  audio e video.

Ieri l’uomo, armato di un mitragliatore Kalashnikov, ha  aperto il fuoco contro l’ambasciata Usa a Sarajevo ed e’  stato in seguito ucciso da un cecchino.

In Bosnia risiede una piccola minoranza di seguaci del  wahhabismo, dominante invece in Arabia Saudita. Durante la  guerra fra il 1992 e il 1995 che vide coinvolti croati,  musulmani e serbi, furono numerosi i volontari islamici  provenienti da altre nazioni che giunsero nel paese per  combattere. Molti di loro sono rimasti anche dopo il  conflitto, hanno ottenuto la cittadinanza bosniaca e hanno  aderito alle frange piu’ radicali dell’islam.    (ASCA-AFP) ghi/mar/bra

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