Benzina a prezzi record. I gestori scioperano contro la manovra

Sciopero benzinai

Le preoccupazioni sull’Eurozona e la debolezza della moneta unica (scesa sotto 1,40 sul dollaro) spingono, dopo Eni, tutte le altre compagnie a rialzare i prezzi dei carburanti. Oggi, infatti, secondo la rilevazione della Staffetta Quotidiana e di quotidianoenergia.it , salgono IP, Q8, Shell, Tamoil e TotalErg con rialzi per la benzina compresi tra 0,5 e 0,6 centesimi al litro e per il gasolio tra 0,2 e 1,5 centesimi al litro.

L’ondata di ritocchi porta così la media della benzina a 1,621 euro/litro, mentre il gasolio risale a 1,502 euro/litro. L’analisi per macroaree evidenzia, come di consueto, che i picchi massimi si registrano al Sud, dove la verde tocca 1,67 euro/litro mentre il gasolio sfiora 1,53 euro/litro.

La quotazione internazionale della benzina è salita a 1.061 dollari la tonnellata (+8), pari a 573 euro per mille litri (+7), quella del gasolio a 1.009 dollari la tonnellata (+6) pari a 610 euro per mille litri (+7). Per il diesel siamo al settimo rialzo consecutivo.

Intanto, i gestori delle pompe di benzina sono sul piede di guerra e proclamano lo sciopero il 27 e 28 luglio. L’iniziativa è di Faib Confesercenti e Fegica Cisl ”per rispondere alla ‘blindatura’ del Governo all’interno del decreto sulla manovra di un articolo sulla distribuzione carburanti”.

adnkronos

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