Il card Zuppi, Veltroni e la campagna per il Quirinale

dal Blog di Marco Tosatti – – Carissimi Stilumcuriali, Pezzo Grosso ieri sera ci ha inviato questa sua riflessione, dopo aver sentito il Pontefice regnante nel suo primo Angelus coram populo dopo l’inizio dell’emergenza del Coronavirus, e dopo aver letto, sul Corriere della Sera, un’intervista all’arcivescovo di Bologna, il cardinale Matteo Zuppi. E poi ha preso computer e tastiera, e ci ha mandato queste righe, che vi invitiamo a leggere…

Sua Santità Papa Francesco I°, all’Angelus di oggi, il primo dopo tre mesi, ha voluto ricordare la sua cara Amazzonia, duramente provata dalla pandemia di coronavirus, dichiarando di voler pregare (molto giustamente) per loro, ma anche aggiungendo, “…ma prego anche per quelli di tutto il mondo”.

Meglio che niente.

Ma anche molto meglio dell’intervista dell’Arcivescovo di Bologna Zuppi, concessa sabato scorso, 30 maggio, all’ex sindaco de Roma Walter Veltroni, che come tutti sanno non è solo un politico, è scrittore e regista. Ma (do una indiscrezione a Stilum Curiae) Veltroni è anche il candidato PD a succedere a Mattarella quale Presidente della Repubblica Italiana, dove siamo abituati all’alternanza PD-DC-PD…Così il nostro candidato alla Presidenza fa una simpatica e deferente intervista a Zuppi per ingraziarsi la Curia di Bergoglio, quella di Sant’Egidio e compari.

La campagna elettorale per la Presidenza è iniziata.

Ma è iniziata male, non tanto per le domande di Veltroni (che di cattolicesimo capisce poco meno di Berlusconi), quanto per le risposte di Zuppi, che si prestano a fare “in-rabbiare “ gran parte dei cattolici italiani con cui Veltroni dovrà, lui spera, confrontarsi. Le domande del nostro futuro (chissà) Presidente fanno fare al card. Zuppi ben tre affermazioni storiche.

Prima: <…non sappiamo unirci neppure di fronte alla massima tragedia del nostro tempo…>.

Seconda: <…prevalgono antagonismi, furbizie, polemiche astiose…>.

Terza: <…abbiamo sfruttato tutte le risorse ambientali e umane per edificare una società fragile e vorace…>.

Bene. Ma a chi parla il card. Zuppi quando emette la prima sentenza? Chi sono i soggetti antagonisti, furbi, polemici e astiosi? Chi è il responsabile delle azioni così inique della terza accusa?

Caro Eminentissimo cardinale, vede, molti di noi cattolici, che lei disprezza quanto può e quando può, leggendo queste sue dichiarazioni, sentono sempre più una chiesa che brilla per senso di irresponsabilità.

Una chiesa che cerca di spiegare i suoi insuccessi attribuendo le colpe a immaginari “nemici di Bergoglio e perciò della Chiesa”, connotazione questa, inventata a tavolino, che potremmo riconoscere esser l’unico successo mediatico da voi ottenuto (grazie a Austen Ivereigh).

Quando leggono queste sue dichiarazioni, quei cattolici che lei disprezza rafforzano l’impressione che lei non abbia ben capito cosa sta succedendo nella Chiesa; o, se lo ha capito, e lo condivide, riconosce che lei non ha più nulla da dire se non accusare altri della sua perdita di consenso dovuta a perdita di ben altro e di ben più prezioso….

Una decina di anni fa un mio amico, intelligente, onesto e santo sacerdote, molto apprezzato dal suo vescovo, era stato indicato per una posizione piuttosto prestigiosa in Curia vaticana. Venne a trovarmi per chiedermi cosa ne pensassi e mi disse: “ma che potrò fare io in Curia Romana? non so né mentire, né simulare…”.

E non andò.

Ci rifletta cara Eminenza Reverendissima, io pregherò perché lei ci rifletta.

PG

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