Vergognoso servizio Tg3 sul voto in GB. Ma la Vigilanza Rai dov’è?

Perché paghiamo il servizio pubblico Rai? Per servizi giornalistici come questo?

di Antonio Amorosi

Il giorno dopo il trionfo dei conservatori in Gran Bretagna il Tg3 delle 14:30 fa finalmente sentire la voce degli inglesi per strada. Non è un servizio giornalistico qualsiasi: possiamo finalmente sentire le considerazioni dei britannici in presa diretta, senza mediazioni.

Dopo un breve riassunto del trionfo dei conservatori l’inviato Rai Stefano Tura lancia il servizio della giornalista Romana Fabrizi. Stefano Tura: “Vediamo le reazioni al voto”.

“E’ una tragedia. E’ la cosa più triste che mi è successa nella vita. Molto triste”, dice un inglese con di fianco la consorte e che mentre si rammarica spiega come la Gran Bretagna andrà verso l’abisso della Brexit. Per l’uomo l’Ue non dovrebbe neanche concedere un buon accordo per l’uscita.

La telecamera si sposta sulla folla. Romana Fabrizi ci fa sapere che per strada nessuno si ferma, vanno tutti di fretta “anche se molti hanno fatto nottata”, si fa intendere per vedere gli exit poll e conoscere l’esito elettorale. La concitazione dei passanti e il cielo pumbleo danno la sensazione di una tensione profonda. “Si deve fare quel che si deve fare… è stato deciso”, spiega un’altra interlocutrice che fa riferimento alla Brexit imminente. “Non la pensa così questa ragazza”, spiega la giornalista italiana che mostra una nuova intervistata. La ragazza non parla granché. “Sono troppo provata”, dice. “Piange”, fa notare la giornalista Rai. La ragazza si allontana scossa e con le lacrime agli occhi. La tensione profonda ormai si è tramutata in tragedia. In UK sono sbarcati i marziani o i nazisti. Poi sentiamo la voce di un gruppo di teenagers francesi, dispiaciuti perché non potranno più viaggiare con la libertà che avevano immaginato. E infine la voce di un’italiana che vive a Londra: “Vivo nell’incubo… una delusione enorme”. Qualche analisi sul perché i laburisti hanno, ahinoi, perso e Fine del servizio. In UK sono proprio sbarcati i nazisti!

Perfetto. Questo è il servizio pubblico. La stragrande maggioranza dei britannici vota per una parte e il Tg3 ci fa vedere che sono tutti in preda alla disperazione. Non siamo su Scherzi a parte o su una tv privata pagata con le pubblicità degli inserzionisti ma nel servizio pubblico pagato col canone degli italiani. Ma proprio a nessuno frega niente di sapere cosa è accuduto negli Uk?

Giorni fa il sito Dagospia ha scritto che c’era un indicatore infallibile dellla valanga Boris Johnson: i giornali italiani che parlavano di “rimonta Labour”, di candidati testa a testa, di improbabili “voti strategici”. Hanno dipinto Johnson come un pericoloso pagliaccio. E la Gran Bretagna in mano a una minoranza di irresponsabili pazzi furiosi.

Refrein che il Tg3 riesce a mettere in scena anche dopo la slavina del voto.

Forse qualche parlamentare dovrebbe sollevare il caso in Commissione di vigilanza servizi radiotelevisivi.

Aspettiamo il Tg3 alle elezioni in Emilia Romagna che dovrebbero decidere le sorti del governo italiano. Se vince la Lega con Lucia Borgonzoni avrà voce solo chi ha votato Pd e Bonaccini. Se invece vince Bonaccini avrà voce solo chi ha votato Lega e centro destra. No dai, è il servizio pubblico! Non vuoi dare voce a chi ha votato Pd e Bonaccini

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