Chiesa bruciata a Grenoble, è incendio doloso

“Contrariamente a quanto annunciato subito dopo l’incendio della chiesa di Saint-Jacques, lo scorso gennaio, l’origine di questa tragedia è criminale”. È quanto precisa il vescovo di Grenoble-Vienne, mons. Guy Kerimel, in un comunicato diffuso oggi.

Nella notte tra il 16 e il 17 gennaio, un grave incendio ha distrutto completamente la chiesa di Saint Jacques di Grenoble. Solo il campanile e la sua croce erano rimasti in piedi. Situata in rue de Chamrousse nel quartiere di Capuche, la chiesa di Saint Jacques era il principale luogo di culto della parrocchia della Sacra Famiglia. La vicina parrocchia era stata colpita solo leggermente.

La polizia ha condotto subito delle indagini e aveva parlato in un primo momento di corto circuito elettrico. Di ieri invece la notizia che si tratta di un incendio doloso. “Questa notizia ci ha rattristato ancora di più”, scrive il vescovo. “La Chiesa cattolica nell’Isère è nuovamente colpita da questa rivelazione. Questa azione criminale è un attacco alla libertà di coscienza, alla libertà di culto e alla qualità della convivenza. Assicuro ai parrocchiani il mio sostegno e la mia preghiera. Come ho promesso, questa chiesa sarà ricostruita”.

Mons. Kerimel spiega che l’attacco può iscriversi in quella “ondata di incendi dolosi che colpiscono luoghi simbolici nella regione di Grenoble. La tentazione sarebbe quella di cedere alla paura; al contrario, gli eventi ci invitano a raccogliere la sfida di costruire una società rispettosa della libertà e preoccupata per il bene comune”. (AGENSIR)

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