Trieste running: Stop sfruttamento atleti africani. Scoppia la bufera “antirazzista”


La mezza maratona di Trieste sarà per la prima volta senza atleti africani. La Trieste running festival, erede della Bavisela, non vedrà al via infatti professionisti provenienti dagli altipiani del Kenya, sostituiti da maratoneti europei, per dare un segnale contro lo sfruttamento degli atleti africani _Courtesy TeleQuattro Fonte: Agenzia Vista

E’ scoppiata la solita bufera dei presunti ”antirazzisti”.

“Una provocazione che ha colto nel segno”. Fabio Carini, il patron del Trieste Running Festival liquida, così, le polemiche sulla decisione dei giorni scorsi di non invitare atleti africani per la mezza maratona di Trieste in programma il 5 maggio. Abbiamo voluto, scrive in una nota, “richiamare grande attenzione su un tema etico fondamentale”, comunicando contemporaneamente il dietrofront. “Contrariamente a quanto comunicato ieri, inviteremo anche atleti africani, come abbiamo fatto con quelli europei, lavorando con quei procuratori che siano in grado di garantire e certificare un comportamento trasparente e tracciabile“.

Il senatore del Pd, Davide Faraone. “Vietare la partecipazione alla maratona di Trieste agli atleti africani va contro la Costituzione – ha sottolineato – è un atto palesemente razzista ed è per questo che i partner istituzionali, quali il Coni e la Fidal, e Generali che è Main sponsor, dovrebbero immediatamente prendere le distanze dagli organizzatori e annullare la sponsorizzazione di questa scandalosa manifestazione che umilia lo sport nei suoi valori più alti”

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Nicola Fratoianni, deputato di Leu e segretario di Sinistra italiana: “Se non lo avessi letto stamani sui giornali del Friuli V.G. stenterei a crederci – ha affermato -. Succede non nel Mississipi degli anni ’50 bensì nel 2019 in una città capitale della cultura mitteleuropea, Trieste. Si dice ‘lo facciamo perché gli atleti neri sono stati oggetto di sfruttamento negli anni passati’. Nobile intento, ma vorremmo sapere allora quali denunce siano state fatte in passato dagli organizzatori verso le autorità sportive e quelle giudiziarie, per episodi simili. Altrimenti è solo caciara”. Quindi Fratoianni ha annunciato nei prossimi giorni un’interrogazione in Parlamento.

“Siamo un Paese che è impazzito, una cosa normale non riusciamo a farla?” si interrogava Carlo Calenda, candidato del Pd alle elezioni europee. “Ma che vuol dire escludere gli atleti africani dalla maratona di Trieste? Penso che siamo un po’ impazziti tutti, ma se smettessimo di fare i matti e facessimo le cose normali e ci occupassimo dei problemi veri del Paese, invece di aprire una polemica al giorno sul nulla. Ma come si fa a dire che gli atleti africani non partecipano alla maratona, non so mi sembra che siamo in preda a una follia”.  ADNKRONOS

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