Il presidente della Commissione delle conferenze episcopali dell’Unione europea, il gesuita Jean-Claude Hollerich, mette in guardia da personalitĂ come lo statunitense Steve Bannon e il russo Aleksandr Dugin, “sacerdoti” dei populismi che “evocano una falsa realtĂ pseudo-religiosa e pseudo-mistica, che nega il centro della teologia occidentale, che è l’amore di Dio e l’amore del prossimo”, in un articolo sulle prossime elezioni europee per la CiviltĂ cattolica, il quindicinale dei gesuiti stampato con l’imprimatur della Segreteria di Stato vaticana.
“L’Europa, che sta perdendo la propria identitĂ , si costruisce identitarismi, populismi, in cui la nazione non è piĂą vissuta come comunitĂ politica, ma diventa un fantasma del passato, uno spettro che trascina dietro di sĂ© le vittime delle guerre dovute ai nazionalismi della storia”, scrive l’arcivescovo di Lussemburgo.
I populismi “costruiscono una falsa identitĂ , denunciando nemici che sono accusati di tutti i mali della societĂ : ad esempio, i migranti o l’Unione Europea. I populismi legano gli individui non in comunitĂ dove l’altro è una persona vicina, un partner nel dialogo e nell’azione, ma in gruppi che ripetono gli stessi slogan, che creano nuove uniformitĂ , che sono l’anticamera dei totalitarismi. Un cristianesimo autoreferenziale rischia di veder emergere punti comuni con questa negazione della realtĂ e rischia di creare dinamiche che alla fine divoreranno il cristianesimo stesso.
Risvegliamo quindi nei nostri cittadini il senso della libertĂ , della responsabilitĂ e della solidarietĂ , diamo prioritĂ a una fede viva, che è relazione, a una fede che non ha bisogno di offrire sacrifici sugli altari di Baal. Ma non lasciamoci ingannare: in un mondo che è alla ricerca di comunitĂ , l’identità è importante. Si devono rispettare tutte le identitĂ ; al tempo stesso, però, si deve fare di tutto perchĂ© esse non siano chiuse, ma aperte, e divengano identitĂ dialoganti”. Per il gesuita, “il rispetto del popolo è l’antidoto contro i populismi”. (askanews)

