Già arrivati e pronti per l’uso, con tanto del 16% del totale, circa 500mila euro, pagato a titolo di acconto, ma impossibilitati da andare in strada. È l’ultima follia firmata Atac, che, secondo quanto spiegato dalla consigliera capitolina Pd Ilaria Piccolo, avrebbe 70 bus noleggiati da Tel Aviv fermi ai box. Nonostante debbano ancora entrare in servizio, i mezzi hanno infatti circa 8 anni e sono Euro 5 e non Euro 6. Impossibile quindi immatricolarli.
Già pronta un’interrogazione urgente dei Dem, con la Piccolo che tuona: “Raggi e Meleo vengano in Aula a spiegare quello che si prefigura come l’ennesimo danno perpetrato nei confronti di Roma e dei suoi cittadiniâ€.
Nel pomerggio la replica di Atac, che non smentisce il pasticcio dell’immatricolazione ed anzi conferma lo stallo. Negando al tempo stesso eventuali danni economici per l’azienda dei trasporti romani: “In relazione a notizia di stampa riferite al noleggio di 70 bus provenienti da Israele, Atac precisa che l’azienda non corre alcun rischio economico per la fornitura – si legge in una nota Atac – I corrispettivi finora versati al noleggiatore sono infatti coperti da specifica polizza di garanzia.Relativamente all’immatricolazione delle vetture a noleggio, il fornitore sta provvedendo, a sua propria cura ed onere, alla finalizzazione di quanto necessario per mettere in strada le vetture come previsto dal contratto”.


