Disabili, “perché è stato giusto mandare affanc…o la Boschi”

Tutte le ragioni di Matteo Dall’Osso, il parlamentare M5S che ha mandato a quel paese Maria Elena Boschi. “Fanno parole. Come si vive con 280 euro al mese?”

di Antonio Amorosi

“In uno Stato normale avrebbe ragione anche la Boschi e tutti gli interventi di prima…. Ma siccome Stato normale non siamo è assurdo. Ma no. Un disabile deve essere tutelato. A noi non ci ha cag.to di striscio nessuno e ora vi ribellate perché abbiamo creato un ministero? Ma andatevene affa….o va”, dice il deputato del M5S Matteo Dall’Osso replicando ai colleghi che attaccavano la costituzione del ministero della Disabilità.

Per il Pd si tornerebbe indietro di 80 anni. Per la Boschi ad una sorta di ministero della segregazione.

Abbiamo sentito il deputato 5 stelle Matteo Dall’Osso, ingegnere elettronico di Bologna e parlamentare grillino della prima ora. A 19 anni gli diagnosticarono la sclerosi multipla. La malattia è progredita fino a portarlo sulla sedia a rotelle ma curandosi con una terapia chelante da metalli pesanti è riuscito a tornato in piedi, bloccando in qualche modo lo sviluppo della patologia.

Ma lo sa che mandando a quel paese la Boschi e gli altri rischia di diventare il mito per tutti i disabili italiani?

Grazie ma sinceramente è già così. Mi hanno sepolto con messaggi di stima, affetto e vicinanza per quello che ho detto. Con quelle parole credo di aver dato voce a tutti cittadini italiani disabili.

Ci spieghi meglio le ragioni del suo sfogo

Deve sapere che l’Italia ha approvato il piano dell’Onu sulla disabilità ben nove anni fa. Ma il piano non ha ricevuto attuazione. Ed è sotto gli occhi di tutti. Basti guardare quante barriere architettoniche ci sono ovunque. La vita per un disabile è un ‘inferno, è difficilissima.

Sappiamo la condizione. Ci faccia altri esempi.

Ah… A coloro che sono disabili fino al 99%, cioè una persona che effettivamente non può lavorare, lo Stato dà come contributo ben 280 euro al mese. I miei colleghi del Pd fanno i professoroni. Non è giusto questo, non è giusto quello, bisogna chiamarli diversamente abili, è un ghettizzarli. E poi parlano dell’alto valore della Camera. Ma fanno parole. Come si vive con 280 euro? Loro ci ghettizzano. Sono sorpresi perché abbiamo creato il ministero della disabilità che per loro è un inutile spreco di costi. Ma neanche l’attuazione delle direttive Onu sono stati in grado di fare. Penso che la parola di ieri (il vaffa, nrd) sia il sentimento dei disabili che si ritrovano contro questo Paese.

In che senso?

Le faccio un esempio. Con 280 euro al mese, 3360 euro annui, non campi ma non potresti lavorare però cerchi un’altra fonte di reddito. Ma se sei disabile al 99% e riesci a guadagnare almeno 4000 euro netti l’anno devi restituire i 3360 euro che hai percepito. Capito? Forse perché con 4000 euro all’anno sei già ricco. Ne vuole un altro?

Certo

Le imprese che hanno più di 15 dipendenti sono obbligate per legge ad assumere il 7% di disabili. Non avviene. Ma chi riesce nel miracolo di farsi assumere diventa una sorta di ostaggio del datore di lavoro e una zavorra.

Perché?

Perché non può decidere di andare da un’altra impresa. Un disabile non vive nel libero mercato come tutti gli altri lavoratori. Se un’altra impresa fosse interessata a te di fatto non può assumerti. Prima dovresti licenziarti e farti mettere nelle liste di mobilità. E poi aspettare la prima impresa che si presenta e ti prende. Ma le sembra normale?

La prima cosa che dovrebbe fare il ministero della Disabilità?

Attuare il piano Onu e aumentare l’assegno per i cittadini disabili. Come possono vivere con 280 euro al mese? In questa situazione lo Stato italiano diventa il nemico che dovrebbe invece aiutarti. Una persona con una disabilità ha già una disabilità. Lo Stato gliene da un’altra. Lo Stato così è contro di noi.

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