Filippine, prete rapito: “islamisti pronti a morire per la loro religione”

30 MAG – Un sacerdote che fa parte del gruppo di ostaggi rapiti a Marawi, nelle Filippine, da militanti islamici ha esortato oggi il presidente filippino Rodrigo Duterte a porre fine alle operazioni militari contro i combattenti jihadisti dei gruppi Maute e Abu Sayyaf, iniziati una settimana fa. Lo riporta il sito di informazione filippino Inquirer, menzionando un video in cui si vede il prete mentre parla e che è stato ampiamente condiviso sui social media.

“Signor presidente, siamo nel mezzo di una guerra”, ha detto Teresito Suganob parlando sullo sfondo di rovine provocate dai combattimenti, che hanno fatto un centinaio di morti. “Le chiediamo di aiutarci. Dia ai suoi nemici quello che hanno chiesto: ritiri le sue truppe (…), faccia finire i bombardamenti. I suoi nemici sono pronti a morire per la loro religione“.

Il prete ha aggiunto che insieme a lui ci sono altri 240 “prigionieri di guerra”, tra cui bambini, personale ecclesiastico e insegnanti, un’informazione che finora non ha conferme indipendenti. ANSA

Su facebook la comunità filippina si chiede chi finanzia questi terroristi affiliati all’Isis

https://www.facebook.com/Filipino.Community/videos/1301046666676720/

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