“Un dispotismo che gronda misericordia da tutti gli artigli”

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di Antonio Socci

Il Gran Maestro dell’Ordine dei Cavalieri di Malta Matthew Festing ha rassegnato le dimissioni su ordine di Bergoglio.
L’autoritarismo che aveva caratterizzato Bergoglio già da giovane gesuita in Argentina – per sua stessa ammissione – è anche la cifra di questo pontificato che ha sparso il terrore in Vaticano. (Bergoglio impone al Gran Maestro dell’Ordine di Malta di dimettersi)

Bergoglio ormai da quattro anni sembra voler stravolgere ogni cosa che sia CATTOLICA e che sia fedele a 2000 anni di magistero, e sopra coloro che difendono la fede cattolica di sempre e non si sottomettono alle “nuove idee” (che poi sono quelle vecchie, giudicate sbagliate dalla Chiesa).

C’è però molto nervosismo in questa mossa. In effetti in queste settimane a Santa Marta la tensione è alle stelle – e c’è da aspettarsi altri atti di dispotismo argentino – perché si è capovolto il quadro geopolitico in cui lui è arrivato al potere.
Egli non ha più il supporto dell’impero obamiano, ma anzi, al suo posto è arrivato Donad Trump, un presidente che egli detesta, con idee che lui avversa, idee che però da sempre sono state sostenute dalla Chiesa fino al febbraio 2013 come “principi non negoziabili” (per esempio sulla difesa della vita).
Inoltre dentro la Chiesa fra i buoni cattolici la credibilità di questo pontificato – pur supportato dai media laicisti – è ormai in caduta libera.
Oggi il papa argentino ha “defenestrato” l’inglese che è a capo dell’Ordine di Malta, una specie di rivincita sulle Falkland. Ma sappiamo com’è finita quella guerra..

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