Bandiera della Corsica: la testa mozzata di un moro, simbolo della Reconquista

Bandiera della Corsica: origine della testa di moro. – La testa mozzata di un moro: un altro simbolo della Reconquista.

La presenza di una testa nera nella bandiera della Corsica solleva molte domande: è l’unico emblema (con la bandiera sarda) ad includere una rappresentazione umana e ci si chiede qual è l’origine. Quando negli stadi della Corsica o sul frontone degli edifici pubblici si stende questo emblema, non si realizza sempre che si tratta all’origine di una testa una testa mozzata (musulmana, ndr)!

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L’origine di questo simbolo si trova nella “Reconquista” da parte dei re d’Aragona della penisola iberica, occupati fin dall’VIII secolo dagli invasori musulmani venuti dal vicino Medio Oriente attraverso il Nord Africa. I due grandi eventi devono essere considerati nel contesto dell’Alto Medioevo: da una parte l’espansione dell’Islam e della civiltà islamica, e dall’altra parte l’ascesa del cristianesimo e della sua civiltà attraverso l’Occidente: la penisola iberica fu il teatro preferito di scontri di queste due civiltà, il Mediterraneo essendo, con lo sviluppo del commercio, una sfida significativa. Non sarà sfuggito a nessuno che la Corsica e la Sardegna sono al centro del Mare Nostrum..

La “Reconquista” durerà sette secoli, fatta da progressi del cristianesimo o dell’islam, secondo il gioco delle alleanze in una penisola territorialmente frammentata: alcuni principi iberici non avuto patemi d’anima a fare delle alleanze con i signori musulmani in determinate circostanze, e viceversa …

– Reconquista: Gli spagnoli si sono resi conto rapidamente della necessità di cacciare l’invasore.

La caduta del Califfato di Cordoba nel XI° secolo e gli effetti militari delle prime crociate acceleranno comunque la riconquista, ma è l’emergere di due poteri, il Regno di Castiglia e il Regno d’Aragona, che favorirà l’ultima cacciata dei Mori dalla Spagna nel 1492.

. La resa di Granada.

Dal XII° secolo, dei signori cristiani appariranno sui loro bandiere una testa di moro decapitata alfine di simboleggiare la riconquista e di fare impressione: la testa è stata più spesso rappresentato con gli occhi bendati, ulteriore segno di infamia; per contro, il collare contorto – o perlato- era probabilmente collocato intorno al collo per attenuare l’effetto morboso della testa decapitata.

Allora, che relazione c’è con la Corsica?

Nel 1297, Papa Bonifacio VIII° cede la Corsica al re d’Aragona Giacomo II. In realtà, questa cessione è puramente teorica perché l’isola non è mai stato realmente occupato dalla potenza spagnola, che è diventata la Corona d’Aragona: fu solamente nel XVI° secolo, durante il regno di Carlo V, che isola sarà parzialmente investita dagli spagnoli, per ragioni strategiche, in particolare nella sua parte meridionale (Bonifacio). E ‘probabile che la bandiera con la testa di Moro ha cominciato a sventolare in Corsica, grazie alla presenza spagnola: Il simbolo ha avuto in ogni caso colpire la popolazione locale che aveva subito le violente irruzioni dei mori per secoli.

Dal VII° secolo, i barbari venuti dal Nord Africa, effettuanno delle razzie sull’isola, saccheggiando i villaggi e catturando uomini e donne per farne schiavi. I Corsi si organizzano come possono per difendersi, in un contesto di rivalità quasi-tribale tra signori locali, alcuni dei quali gioiscono di questa situazione per dei fini personali (come è successo in Spagna ).

– Per secoli i Corsi lottano contro l’invasione barbarica. .

Tuttavia, alcune regioni dell’isola hanno pagato un pesante tributo per queste incursioni: riserve alimentari saccheggiate, donne violentate, bruciate le case e i raccolti … i nostri villaggi della Pieve di Serra hanno ahimè pagato molto caro il prezzo per queste incursioni, precedute dalla sinistra presenza di vele all’orizzonte, sul mare. Gli abitanti di Zuani avevano chiesto a Genova l’autorizzazione di portare degli archibugi per difendersi in caso di attacco.

L’onestà intellettuale impone però dire che alcuni isolani erano collaboratori servili, per vari motivi, il più sovente per trattare delle rivalità interne: si può citare il caso di qualche corso che hanno “fatto bene”, in terra islamica dall’altra parte del Mediterraneo …

Si dovrà attendere, che che si dica, la dominazione genovese, perché questo problema sia preso sul serio, con la costruzione delle famose torri costiere destinate a prevenire le popolazioni locale dei nostri indesiderati ospiti. (vedere “una sentinella di Pieve”) Va notato tuttavia che la Corsica non ha mai interessato i Barbari come conquista territoriale: troppo rischioso? Non abbastanza ricco? Nessun interesse strategico?

– Origine della bandiera a testa di moro.

Come è “saltato” dalla Spagna in Corsica e perché è stato adottato dalla Corsica sovrana?
Il fatto è preciso: Filippo II Re di Spagna, esercita una sovranità teorica sui suoi possedimenti mediterranei, tra cui Sardegna e la Corsica: quest’ultima è comunque sotto la gestione diretta di Genova che l’amministra in qualche modo e con vicissitudini che sapiamo. Filippo II si è augurato che ogni possesso abbia la sua bandiera, e quindi si è dovuto trovarne una per la Corsica che non ne aveva: nel 1573, il geografo Giacomo Mainoldi Galerati fu incaricato di questo compito e ha pertanto deciso di attribuire alla nostra isola, con il consenso del potente monarca, una bandiera con la testa di un moro su sfondo bianco, sapendo che la vicina Sardegna aveva già la sua, composto da una croce di San Giorgio (o croce di Alcoraz ) circondata da quattro teste di Mori.

Perché questa scelta da parte del geografo genovese? Probabilmente per adulare Filippo II nella sua qualità di “campione” del cattolicesimo contro l’Islam e ricordare al mondo, Corsica compresa, che egli sarebbe senza pietà per i Mori. La battaglia navale di Lepanto del 1571, l’aveva già confermato, se ce ne fosse stato bisogno (vedi qui l’articolo sul Mori in Corsica).

Nel 1736 Teodoro di Neuhoff, effimero re di Corsica, riprende discretamente questo simbolo da solo, senza dubbio in ragione dei suoi contatti con la Corona spagnola.

Nel 1760, Pascal Paoli, capo della nazione, fa adottare la bandiera della Corsica con testa di moro (testa di moro, di sabbia su sfondo d’argento, di profilo ed è girato a destra, la benda viene sollevato sulla fronte) come suo emblema ufficiale per la Corsica sovrano. La moneta che viene cognata ne porta ugualmente la traccia.

Drapeau Corse : origine de la tête de Maure
Journal patriote d’information et de veille anti-islamique – “La première des vertus est le dévouement à la Patrie.” Napoléon BONAPARTE
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