I dibattiti giornalieri sul patto di stabilità, sulla semplificazione del sistema fiscale o sulla mancanza di credito alle imprese, tanto per citarne alcuni, ci hanno indotto a dimenticare che la moneta, sovrana non quella a debito, è lo strumento principale di espansione e governo dell’economia.
Perché essa possa essere funzionale a ciò deve però essere disponibile e soprattutto non deve comportare la contrazione di debiti.
L’Euro invece (ma il principio si applica anche al dollaro) è stato reso dolosamente scarso, e soprattutto la sua proprietà e la sua gestione sono stati demandati ad un club di società private (tali sono quasi tutte le principali banche commerciali) ed istituzioni regolate dal diritto internazionale (tale è la BCE).
Lo dice Alberto Micalizzi, Ricercatore Universitario ed Economista, Esperto in Strumenti e Mercati Finanziari. Membro dell’Istituto di Alti Studi sulla Sovranità Economica e Monetaria.
E dice benissimo;sia l’euro che la BCE sono privati,e quindi NULLA hanno a che spartire con i reali interessi dei popoli e delle nazioni d’Europa;al contrario,essi sono strumenti di dominio e di spoliazione ad esclusivo vantaggio della ben nota”elite”massonica di banchieri e di multinazionali!