Scontri armati in Macedonia, arriva una nuova “rivoluzione colorata”?

 

La tensione e’ salita pericolosamente in Macedonia, dove ingenti forze di polizia cercano di neutralizzare un gruppo armato di 70-80 uomini infiltratisi in un quartiere periferico di Kumanovo, citta’ del nord del Paese balcanico al confine con Serbia e Kosovo, nascondendosi in case disabitate e edifici diroccati.

Sull’identita e la provenienza degli uomini armati non si hanno particolari. Il portavoce del ministero dell’interno Ivo Kotevski si e’ limitato a dire che il ‘gruppo terroristico’ e’ penetrato illegalmente in Macedonia da un non meglio precisato ‘paese vicino’. A parere di molti si tratterebbe del Kosovo (a stragrande maggioranza di popolazione albanese), anche perche’ un giornale di Pristina ha riferito oggi che negli scontri armati a Kumanovo sarebbero coinvolti anche cittadini kosovari.

Preoccupazione per gli scontri armati in Macedonia, suscettibili di destabilizzare la situazione nell’intera area balcanica, e’ stata ostentata da Osce e Ue, che hanno lanciato appelli alla calma e alla prudenza. Assurdo, stanno dalla parte di chi accende le micce e poi esortano alla prudenza!!

Il leader dell’opposizione macedone è Zoran Zaev, la solita marionetta occidentale in chiave anti-Russia che varie volte ha già tentato di innescare la solita “rivoluzione colorata” ai danni del primo ministro Nikola Gruevski, troppo favorevole al progetto di Gazprom e più in generale troppo filo-russo. Lo scenario è quello che abbiamo già visto in Ucraina. Anche i personaggi che tirano le fila sembrano essere gli stessi, non escludendo la pericolosissima Victoria Nuland e il sicario economico Soros, così caro ai radicali italiani.

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Nel video potete vedere i buffoni filo USA-UE che fingono di sfidare la polizia, ma in realtà sono piu’ interessati a farsi i selfie

Gli eventi a Kumanovo altro non fanno che aggravare ulteriormente la gia’ critica situazione politica in Macedonia, dove da giorni migliaia di persone manifestano nella capitale Skopje e in altre citta’ contro il governo conservatore e chiedono le dimissioni del premier Nikola Gruevski, accusandolo di aver ordinato intercettazioni su esponenti dell’opposizione, giornalisti, diplomatici, religiosi.

Una grande manifestazione antigovernativa in chiave filo-occidentale (e anti-russa) con vasta mobilitazione popolare e’ stata indetta per il 17 maggio prossimo.

macedonia

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