La furia iconoclasta dell’Isis ha contagiato la compagna Boldrini che adesso, come scrive Antonio Angeli sul tempo, vuole cancellare la scritta «Mussolini dux» che si trova sull’obelisco del Foro Italico.
Cancellare la scritta «Mussolini dux» sull’obelisco del Foro Italico? No, Grazie. Anzi, ricominciamo a chiamare il complesso sportivo con il suo nome: Foro Mussolini. L’idea, vecchia e avvilente, di togliere l’incisione è venuta alla presidente della Camera Laura Boldrini che, come i talebani, vorrebbe cancellare un pezzo di Storia.
L’idea di «strappare l’etichetta» del Foro Italico è venuta alla presidente della Camera su richiesta di un partigiano. Ieri, durante il saluto al termine della cerimonia per ricordare il 70esimo anniversario della Resistenza, a Montecitorio, l’uomo ha avvicinato la presidente: «Dopo tutto quello che ci siamo detti penso che dovremmo fare qualcosa per ripulire tutte le strade d’Italia dal fascismo che sta ritornando – ha detto – e oltretutto di abbattere quella colonna al Foro Italico con la vergognosa scritta “Mussolini dux”, quella è ora di abbatterla!».
Laura Boldrini ha risposto: «O per lo meno è ora di togliere la scritta». L’obelisco in questione è quello che venne eretto nel 1932 davanti al complesso sportivo del Foro Italico, intitolato originariamente a Benito Mussolini. Di questa struttura l’obelisco era, ed è, appunto, l’etichetta. Sul lato destro anche le scritte «Opera Balilla», che fu un ente di stato del periodo, e «Anno X», cioè anno decimo dell’era fascista, il 1932. Questa è Storia.
Parlando del «fascismo che sta tornando» il partigiano, probabilmente, si riferiva al governo Renzi, ma è un’altra vicenda.