Anche a Bologna Cristiada, il film sulla persecuzione dei cristiani nel Messico degli Anni Venti

Andy Garcia in una scena del film Cristiada
Andy Garcia in una scena del film Cristiada

Dopo le non poche polemiche scatenate dalla mancata distribuzione del film in Europa, grazie all’impegno della Domino Production, che ne ha realizzato il doppiaggio in italiano, Cristiada di Dean Wright arriva anche in alcuni cinema del nostro paese.
Come il Rialto di Bologna, dove ieri sera è stato presentato in anteprima, per tornare in programmazione da domani.

E’ curioso, quanto sbalorditivo, immaginare il più completo disinteresse da parte di tutti i grandi studios hollywoodiani di fronte ad un cast che comprende attori del calibro di Andy Garcia, Bruce Greenwood, Oscar Isaac, Eva Longoria, il Premio Oscar Peter O’Toole e Catalina Sandino Moreno. Che oramai non avrebbero alcun bisogno di dimostrare il loro talento a nessuno.
Per comprendere le motivazioni della travagliata esistenza di questo film messicano del 2012 bisogna guardare, piuttosto, all’argomento trattato. Il titolo riprende il nome con cui è passata alla storia l’insurrezione popolare di 50mila cattolici messicani contro le persecuzioni da parte del governo anticlericale e massonico di Plutarco Elias Calles, fra il 1926 e il 1928.
Anni durante i quali si raggiunge sicuramente il culmine della violenza ai danni della religione cristiana, anche se i Capi di Stato suoi predecessori avevano già “dichiarato guerra” alla Chiesa cattolica fin dal 1914. A colpi di abolizione delle diocesi e di qualsiasi manifestazione pubblica della fede, chiusura delle scuole e degli ospedali gestiti da cristiani, espropri dei beni, espulsione dei sacerdoti nati all’estero, e riduzione allo stato laicale dei preti messicani. E con l’esplicito appoggio degli Stati Uniti, interessati alle risorse petrolifere del paese.
Fra i martiri della Cruzada, anche l’avvocato messicano Anacleto González Flores, e il giovanissimo portabandiera dei Cristeros José Sanchez Del Rio, beatificati da Papa Benedetto XVI il 20 novembre del 2005.

Una vicenda allora passata quasi sotto silenzio, se si escludono quattro documenti magisteriali (di cui tre encicliche) di Papa Pio XI e il romanzo Il potere e la gloria di Graham Greene, a cui si era già ispirato John Ford per il film La croce di fuoco. Eventi successivamente insabbiati o dimenticati da molti libri di storia.
Eppure, non si discostano molto da certe cronache di questi ultimi mesi, guardando solamente alla situazione dei cristiani nella Siria devastata dalla guerra civile.

Quel che è certo, è che si tratta di una sfida decisamente coraggiosa per Wright, al suo esordio dietro alla macchina da presa dopo essersi occupato, per quasi vent’anni, di effetti speciali, come supervisore per kolossal come Il signore degli anelli-Le due torri e Il signore degli anelli-Il ritorno del re di Peter Jackson, Le cronache di Narnia-Il leone, la strega e l’armadio, Le cronache di Narnia-Il principe Caspian e, alla fine degli Anni Novanta, Titanic di James Cameron.
Chissà se si è sentito come Jim Caveziel che, dopo avere interpretato Cristo ne La passione di Mel Gibson, ha dichiarato in più di una intervista di essersi ritrovato emarginato dal sistema.

 

Luca Balduzzi

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