Crisi, Coldiretti: gli italiani tornano tornano a stufe e camini. +15% import legna

lergna

17 nov. – Con l’arrivo del freddo si accendono quest’anno in Italia 6 milioni di stufe e camini e la crisi fa segnare un aumento record del 15 per cento delle importazioni di legna nel 2013 rispetto allo scorso anno. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi ai primi sette mesi del 2013. Con l’importazione di ben 3,5 miliardi di chili di legna da ardere nel corso di tutto il 2013 che saranno bruciati per garantire il caldo nelle case degli italiani, l’Italia – sitima la Coldiretti – e’ diventato il primo importatore mondiale di legna da ardere.

Una dimostrazione del ritorno di forme di riscaldamento che sembravano dimenticate dovuto – precisa la Coldiretti – al crescente interesse verso una forma di energia che e’ diventata competitiva dal punto di vista economico oltre ad essere piu’ sostenibile dal punto di vista ambientale. Una tendenza dovuta in parte alla riapertura dei camini nelle vecchie case e alla costruzione di nuovi ma anche ad una forte domanda di tecnologie piu’ innovative nel comparto delle stufe a legna, delle caldaie e pellets dove l’industria italiana soddisfa oltre il 90 per cento delle domanda sul mercato interno mentre destina quasi un terzo della produzione nazionale alle esportazioni.

Con la crescente importanza del legname come combustibile si e’ addirittura registrato – rileva la Coldiretti – un aumento dell’interesse della criminalita’ con l’aumento dei tagli abusivi e i furti di legname. Nello scorso anno sono stati 823 gli illeciti penali con 384 persone denunciate, 4.014 illeciti amministrativi per un importo di circa 3.300.000 euro, su 40.179 controlli effettuati. Sul territorio nazionale sono presenti 10 milioni e 400 mila ettari di superficie forestale, in aumento del 20 per cento negli ultimi 20 anni, di cui viene utilizzato meno del 15% della ricrescita annuale a fronte di un 65% ad esempio della Germania. (AGI) .

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