Assad: il brutale dittatore che ha quadruplicato il Pil e dimezzato la disoccupazione

assad2 sett – L’informazione è spesso ridotta a manicheismo. Luce e ombra. O sei un eroe o sei un brutale dittatore. Bashar Al Assad rientra nella seconda categoria. Basta leggere i giornali per esserne convinti. Lo dice anche il segretario di Stato Usa, John Kerry. Assad ha usato le armi chimiche, Assad è come Hitler e Saddam.

Kerry dimentica che, quando Saddam uccise migliaia di esseri umani con le armi chimiche negli anni ’80, lo fece con la complicità degli Usa.

Anche Erdogan, premier della Turchia, sembrerebbe considerare Assad come un Hitler colpevole di usare armi chimiche e spinge per un deciso intervento militare in Siria (“Non può trattarsi di un attacco-lampo della durata di 24 ore”).

Erdogan dimentica che nel 2010 lui stesso usò armi chimiche contro i curdi.

Ma Kerry non disse: “Erdogan è come Hitler”. E Obama non parlò di linee rosse superate.

Il premier turco denuncia da tempo l’utilizzo da parte di Assad di armi chimiche: “Ci sono pazienti che arrivano nei nostri ospedali che hanno ferite da armi chimiche“.

Ferite da armi chimiche? Secondo Kerry, Assad avrebbe usato il Sarin, un gas nervino che non provoca ferite e ustioni come i gas urticanti.

Erdogan evidentemente si confonde con le armi chimiche usate da lui, del genere che lascia segni visibili (FOTO).

Kerry ed Erdogan avrebbero dovuto farsi una chiacchierata. Torna utile per evitare di contraddirsi.

Bertrand Russell spiegava che bisogna giudicare basandosi sempre sui fatti e non su quello che ci piace o ci conviene di più credere. I fatti dicono che non è stato ancora dimostrato l’uso di armi chimiche in Siria e che, cosa più importante, nel caso in cui fossero state usate l’Onu ammette che non è possibile stabilire chi è il responsabile.

Altri due fatti.

Bashar Al Assad, il brutale dittatore giunto al potere nel 2000, ha quadruplicato il Pil della Siria in 10 anni grazie a sostanziali riforme economiche di apertura agli investitori stranieri. Avete capito bene: dai circa 15 miliardi di dollari del 1999, il Pil della Siria è giunto a quasi 60 miliardi del 2010.

Forse di questo aumento di Pil hanno beneficiato soltanto i ricchi e i potenti? Potrebbe essere, ma il secondo dato ci fa credere che sia andata bene anche al popolo: la disoccupazione della Siria, sotto il governo di Assad, si è più che dimezzata scendendo dal 20% del 2000 all’8.3% del 2010. Più bassa che in Italia (attualmente oltre il 12%).

Ma evitiamo il manicheismo! Con i suddetti dati non voglio farvi ora credere che Assad sia un eroe, cadendo nello stesso errore di chi vuol farvi credere che sia un dittatore spietato.

Voglio invece farvi una domanda.

E’ credibile che il popolo di un Paese in evidente crescita economica voglia morire in una guerra civile? Parliamoci chiaro: il popolo non si ribella per motivi ideologici. Il  popolo si ribella contro chi lo affama. Non contro chi dimezza i disoccupati.

La tesi alternativa alla rivolta popolare è che la “guerra civile” in Siria sia in realtà fra Assad e truppe di mercenari finanziati da altre nazioni. Così la pensa Mimmo Srour, politico italiano di origine siriana: leggete la sua intervista alla giornalista Clara Salpietro e giudicate voi se è più o meno credibile della versione di Kerry, Erdogan e Obama.

Fonte newpedia

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11 thoughts on “Assad: il brutale dittatore che ha quadruplicato il Pil e dimezzato la disoccupazione

  1. Gli israeliani non hanno mai denunciato lo sterminio degli armeni… visto che anche loro hanno le mani sporche dello stesso sangue …

  2. Sarà stata anche una cospirazione contro il suo regime ma perchè ha sparato sulla folla durante le manifestazioni ?

  3. anche gli armeni furono sterminati quando cominciarono ad essere un ostacolo agli interessi delle lobby ebree,che in Turchia erano molto forti

  4. Bello, bravo,
    però una cosa non esclude l’altra; la Germania degli anni ’30 aveva vissuto un vero e proprio miracolo economico; con disoccupazione ai minimi storici

  5. Articolo molto equilibrato e documentato. La vicenda ricorda ancora di più quella favola di Esopo in cui il leone cerca tutti i pretesti per divorare il povero agnello innocente. Non so quanto bene Assad ricordi l’agnello, ma sicuramente il leone ricorda molto direttamente l’America o, meglio, la cricca finanziaria-politica-mafiosa-terrorista che, nella realtà, comanda quel Paese.

  6. Bisognerebbe approfondire quale è la politica monetaria di Assad, forse si avrebbe un altro tassello per capire perchè cel’hanno con lui!

    1. Dovrebbe essere intuitivo: così come la Libia, come l’Iraq (prima che importassero primavere varie e terrificanti democrazie), come il Sudan, come la Corea del Nord e qualcun altro che mi sfugge (tutti cosiddetti “stati canaglia”), la Siria non segue i feroci dettami del Fondo Monetario Internazionale!!!!!

  7. altri fatti importanti che ci piace ricordare: il duce aveva bonificato le paludi della maremma, dato spinta sostanziale all’economia rurale, spinto la ripresa economica, regolarizzato la costruzione di tutte le infrastrutture, tra cui, importantissime, quelle ferroviarie, chiuso i patti lateranensi con la chiesa che lo avevano notevolmente rafforzato sul piano politico internazionale.
    Con questo non vogliamo dire che Mussolini fosse un eroe, cadendo nello stesso errore di chi vuol farvi credere che fosse un dittatore spietato.
    Vogliamo piuttosto farvi una domanda: è credibile che con tutti i vantaggi economici risultanti dalle riforme gli italiani si siano spinti in una guerra civile?
    Chissà.

  8. Ottimo articolo per ristabilire la verità sul legittimo governo di Assad e sul comportamento criminale dell’attuale governo americano.

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