UE: 2,7 mln di euro per valutare l’impatto dei cambiamenti climatici

euro-buttBruxelles, 8 ago. – Valutare il costo dei cambiamenti climatici e il loro impatto generale sulla societa’. E’ l’obiettivo dei ricercatori del progetto GLOBAL-IQ (“Impact Quantification of Global Changes”), finanziato dall’UE, che valuteranno anche i costi e i benefici delle possibili strategie di riduzione e adattamento. A dedicare un servizio sull’iniziativa e’ stato il notiziario europeo Cordis.

Le valutazioni dell’impatto economico effettuate da GLOBAL-IQ coprono settori come salute, servizi, popolazione, uso della terra, acqua, energia, commercio e trasporti.
I ricercatori stanno anche lavorando per migliorare i modelli economici attualmente usati per valutare le migliori strategie per affrontare i cambiamenti globali. I ricercatori del progetto hanno iniziato nel 2011 con una visione d’insieme interdisciplinare dei cambiamenti globali, e sono poi passati a quantificare gli impatti. GLOBAL-IQ ha fatto progredire il proprio lavoro sull’identificazione delle migliori strategie per ridurre l’impatto dei cambiamenti climatici o per aiutare la societa’ ad adattarsi al cambiamento.

Il lavoro di GLOBAL-IQ aiutera’ anche a migliorare l’affidabilita’ del rapporto Stern del governo britannico sull’impatto economico globale del cambiamento climatico. Questo studio all’avanguardia, pubblicato nel 2006, giungeva alla conclusione che i costi per la societa’ nel caso non si facesse niente sarebbero stati molte volte superiori rispetto a un’azione immediata. Ad esempio, uno studio GLOBAL-IQ del 2012 introduce un quadro teorico sul rapporto tra impatti del cambiamento climatico e concentrazione globale dei gas serra prendendo in considerazione l’incertezza e i rischi che i responsabili dei processi decisionali affrontano quando devono elaborare delle risposte.

Il progetto, che dovrebbe concludersi nel 2014, aiutera’ anche a costruire e consolidare una rete di ricerca per condividere le conoscenze su questi problemi in tutta Europa. GLOBAL-IQ ha ricevuto 2,7 milioni di euro di finanziamenti dall’Ue. Il coordinatore del progetto e’ la Fondazione Jean-Jacques Laffont presso la Scuola di economia di Tolosa, che guida un team composto da 11 istituti di ricerca europei ubicati in otto paesi diversi. (AGI) .