Bosone di Higgs: certo, certissimo, anzi probabile. Occorrono piu’ studi (e piu’ soldi)

GINEVRA/LONDRA, 4 luglio (Reuters) – Gli scienziati del centro di ricerca Cern hanno scoperto una nuova particella subatomica che potrebbe essere lo sfuggente bosone di Higgs, ritenuto cruciale nella formazione dell’universo.

“Abbiamo raggiunto una tappa fondamentale nella nostra comprensione della natura”, ha detto il direttore generale del Cern, Rolf Heuer, a una riunione di scienziati e giornalisti nei pressi di Ginevra.

“La scoperta di una particella coerente con il bosone di Higgs apre la strada a studi più dettagliati, richiedendo statistiche più ampie, con le quali scopriremo le proprietà delle nuove particelle e probabilmente si chiariranno altri misteri dell’universo”.

“Da profano, potrei dire che penso che ce l’abbiamo. Siete d’accordo?”, ha chiesto riferendosi alla particella, parlando con gli scienziati riuniti nell’auditorium, subito scoppiati in un grande applauso.

Anche Peter Higgs, il fisico britannico 83enne che ha parlato dell’esistenza del bosone negli anni ’60, si trovava oggi al Cern, visibilmente emozionato, per dare il benvenuto alla notizia della probabile scoperta di quella che alcuni commentatori definiscono, con disagio da parte degli scienziati, la “particella di Dio”.

Due diversi team del Cern hanno lavorato separatemente sui dati degli esperimenti in cui migliaia di miliardi di particelle si sono scontrate, alla caccia di minuscole divergenze che potessero tradire l’esistenza del bosone. Entrambi sono arrivati a risultati simili, dando fiducia a coloro che oggi hanno fatto l’annuncio.

Joe Incandela, portavoce di uno dei due team, ha spiegato che “si tratta di un risultato preliminare, ma pensiamo che sia molto forte e molto solido”.

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