Il gioco dell’oca della Chiesa Cattolica

Notissimi mangiapreti sponsorizzano Bagnasco nella richiesta del passo indietro a Berlusconi.

Sono anche disposti a sfilare in processione, insieme alle pie donne e agli incappucciati della Misericordia; in primissima fila bambini e bambine vestiti da angioletti.

La scomunica del Caimano, invocata da Scalfari, è quasi arrivata. Eugenio, ieratico papa laico, avrebbe voluto anche i carabinieri ad ammanettare il Cavaliere, ma non si può avere tutto dalla vita, pur chiamandosi Scalfari.

Sta per nascere un nuovo partito dei cattolici, o “per” i cattolici, che sarebbe un po’ diverso. Quanti sono i cattolici osservanti in Italia e quanti fanno finta di esserlo? Si riuniscano pure, i superstiti della diaspora Dc, in un unico partito che si preannuncia giĂ  diviso in correnti: quelle di Casini, di Formigoni, di Fioroni; e forse di Rosy Bindi, se non dovesse decidere di restare nel Pd. Come in un gigantesco e triste gioco dell’oca, si tornerebbe al punto di partenza; dove l’amarcord la farebbe da padrone insieme alla desolante visione di una balena spiaggiata.

ChecchĂ© se ne dica, gli unici prodotti politici originali sono stati il fascismo, con la sua conclusione tragica; e, mutatis mutandis, il berlusconismo (arrivato in seguito al crollo dell’edificio consociativo) nel caso non muoia, ma si evolva e si trasformi nella vera destra liberale; finalmente affrancata dal corporativismo ereditato dal fascismo, e adottato poi, nei fatti, dagli eredi del comunismo e dei sindacati. Se non accadesse, poveri giovani.

Noi abbiamo giĂ  dato. Bene o male. PiĂą male che bene.

Guglielmo Donnini