Nuova aggressione mediatica contro l’Ungheria, in nome dei “valori democratici”
di Federico Cenci Il meccanismo è già noto. Quando c’è da gettare discredito su di uno Stato “canaglia”, inviso ai mercati e ai poteri forti, ad ogni latitudine si procede mediante una stessa, consolidata prassi. Dapprima giungono perentori proclami di “forte preoccupazione” da parte di strutture sovranazionali circa le “derive anti-democratiche”;
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