9 GIU – Il ministro dell’Interno Rajnath Singh ha esaminato nei giorni scorsi nel corso di una riunione ad hoc il dossier sui fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Lo scrive il quotidiano The Indian Express. Nell’incontro sono stati valutati i motivi del ritardo del processo: “l’Italia non ha permesso un interrogatorio a Delhi degli altri quattro fucilieri che si trovavano a bordo della Enrica Lexie, che sono poi stati interrogati per video-conferenza”.
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13 ottobre 2013 – ânoâ italiano a consentire che i quattro colleghi dei due maroâ vadano in India deporre nel processo.
13 ott. â Litigano i ministri indiani sul caso dei maroâ italiani, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. E, considerato che il braccio di ferro potrebbe avere riflessi sulla campagna elettorale locale, la tensione rischia di complicare la sorte dei due fucilieri del Battaglione San Marco. La tensione tra i ministri eâ cosiâ alta che, secondo il quotidiano The New Indian Express, il governo federale ha deciso di chiedere il parere del procuratore generale, G E Vahanvati, per âtrovare una via dâuscita al pasticcioâ.
Il nodo eâ dato dal ânoâ italiano a consentire che i quattro colleghi dei due maroâ vadano in India i quattro colleghi dei due maroâ per deporre nel processo.
I quattro erano anchâessi a bordo della Enrica Lexie quando i due maroâ avrebbero sparato ai due pescatori al largo delle coste del Kerala, nel febbraio 2012. Il governo, secondo il quotidiano, ha dunque chiesto al procuratore generale un parere su tre ipotesi: organizzare una video conferenza, interrogarli tramite un questionario scritto oppure spedire in Italia gli agenti della polizia investigativa Nia percheâ li interroghino direttamente.
Sul diniego italiano, lâatteggiamento dei ministri indiani eâ diverso: mentre il ministro degli Esteri e quello della Giustizia sarebbero piuâ tolleranti (questâultimo ha appunto proposto che la Nia spedisca un questionario ai quattro testimoni in Italia), quello dellâInterno vorrebbe rivolgersi alla Corte Suprema. âIl ministero dellâInterno eâ dellâidea che il governo di New Delhi non dovrebbe creare un caso diplomatico sui testimoni, considerato che i due accusati sono giaâ in stato di arresto, e il ministero della Giustizia la pensa allo stesso modo. Ma il ministero dellâInterno ritiene che lâItalia ha ancora una volta violato lâaccordoâ, ha spiegato la fonte al quotidiano. Il ministero dellâInterno teme tra lâaltro che il rifiuto dei quattro di comparire dinanzi alla Nia ritardi ulteriormente i tempi.
Il caso inoltre rischia di avere riflessi politici decisivi sullâincipiente campagna elettorale. âLe implicazioni politiche, nazionali e religiose sono tali da essere in grado di rovinare le chance (di vittoria elettorale) del partito di governoâ, ha osservato ancora la fonte. Non solo: il governo del Kerala vuole chiarimenti dai vertici del Partito del Congresso anche riguardo il comportamento dei marine nellâambasciata italiana a New Delhi: âLâopposizione ha stampato manifesti dei due marine che fanno festa in ambasciata e per noi non eâ stato facile spiegarlo.
Considerato che il Paese si prepara alle elezioni generali, la questione deve essere chiarita al piuâ prestoâ, ha detto un ministro dellâUnione e leader Congresso locale al quotidiano Express. (AGI) .
