
14 sett – ”Non possiamo permetterci l’instabilitĂ per i giochi politici. Serve la stabilitĂ . Se non c’è la stabilitĂ , non ce la caviamo, non ce la possiamo fare. A volte mi prendono in giro, facciano pure le polemiche, non me frega niente. Lo dico: senza stabilitĂ non c’è possibilitĂ di farcela”. Lo ha detto il premier Enrico Letta a Chianciano, sottolineando: ”Se il governo cade, dovremmo pagare l’Imu”.
E ancora: ”Se cade il governo, la legge di stabilitĂ la scriverebbero a Bruxelles e la scriverebbero diversa da noi”. Ma, aggiunge, “sono sicuro che nessuno si prenderĂ la responsabilitĂ di mandare gambe all’aria il governo. Sarebbe una responsabilitĂ troppo grossa”.
Con la legge di stabilitĂ ci sarĂ un ”taglio del costo del lavoro con un intervento sul cuneo fiscale per far ripartire consumi e economia” annuncia il premier. Questo accadrĂ qualora il governo resti in sella, altrimenti ”la legge di stabilitĂ la scriveranno a Bruxelles”.
Per Letta, ”il problema italiano è che la fibrillazione è ripresa e questo ha fatto fermare la discesa dei tassi. E se chiudiamo quest’anno al 5% piuttosto che al 4%, questo ci costerĂ nei prossimi mesi, a fine anno, un miliardo di euro”.
