Decreto armi a Kiev, Fi: ‘problema serio se la Lega non vota’

Meloni e Zelensky

Il decreto, che dovrebbe approdare nell’ultimo Consiglio dei ministri dell’anno, il 29 dicembre, consente di prorogare di altri dodici mesi l’autorizzazione a cedere mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari a Kiev.

Se la Lega non lo votasse “sarebbe certamente un serio problema politico, non ci sono dubbi”, dice l’azzurro Raffaele Nevi rimarcando l’ovvio, ossia che una tale spaccatura su un tema così importante di politica estera non potrebbe non avere conseguenze sul governo. Una delle ipotesi è quella di inserire una dicitura che contempli l’impegno a prendere in considerazioni eventuali sviluppi positivi verso la fine del conflitto.

Ancora prima che si arrivi al varo del decreto, d’altra parte, la premier sarà in Parlamento per le comunicazioni in vista del prossimo Consiglio europeo che affronterà proprio la questione delle misure per utilizzare gli asset russi, altro tema delicato sul fronte interno visto che nel partito di Salvini si auspica addirittura che tornino presto a Mosca. Mercoledì la premier riferirà, prima alla Camera e poi al Senato, e anche in quell’occasione sarà necessario presentare una risoluzione su cui la maggioranza possa tutta concordare.  ASKANEWS

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