Certamente il Comune di Bassano Romano, proprio perchè vicino alla Capitale, contando quasi 5000 abitanti, non ha interesse mantenere i suoi residenti
(www.viterbopost.it) – Ad una anziana signora dissbile (94 anni!) ed al figlio suo caregiver di 58, una seconda volta è stata tolta la residenza. Gia avvenuto in precedenza, ma un ricorso al Prefetto aveva avuto esito favorevole, quindi annullato il provvedimento comunale. Ma, nonostante tutto ciò, Bassano Romano (giĂ Bassano di Sutri) non vuole tra i suoi residenti un cittadino italiano che, in virtĂ della Costituzione repubblicana, ha facoltĂ risiedere nei Comuni di tutta Italia.
Per un cittadino non avere una residenza, significa divenire “apolide” pertanto essere escluso dai servizi sociali del territorio nonchè privato di una Carta di identità , una tessera elettorale, scelta del medico di base ed di ogni altro beneficio di cittadinanza.
Motivo della cancellazione dal registro dei residenti di Bassano la pretesa irreperibilità della predetta signora sul fondamento dell’art.11 del Regolamento anagrafico (rif.D.P.R. n. 223/1989.
E’ ovvio, che possa accadere che alla visita di un agente di polizia locale, scrupolosamente incaricato dall’Ufficio Anagrafe, qualcuno non si possa trovare nella sede di residenza, ma, proprio nel caso della signora ultranovantenne e dell’anziano figlio cargiver, è possibile una logica necessità recarsi e soggiornare diversmente per motivi di cura.
Attendiamo dal Comune di Bassano Romano una riposta.

