Washington, spari contro soldati della Guardia Nazionale: due feriti. Fermato afghano

Rahmanullah Lakanwal

Sono in condizioni critiche due soldati della Guardia Nazionale colpiti nel corso di una sparatoria a Washington, non lontano dalla Casa Bianca. Lo ha detto il direttore dell’Fbi, Kash Patel, in una conferenza stampa smentendo la notizia del governatore del West Virginia secondo la quale i due soldati erano morti.

L’uomo che ha sparato e ferito gravemente due soldati della Guardia Nazionale a Washington è un migrante afghano di 29 anni, Rahmanullah Lakanwal, arrivato negli Stati Uniti nel 2021. Lo riferisce la Cnn citando fonti informate. L’uomo vive nello Stato di Washington, sulla costa ovest, e si ritiene che abbia agito da solo. Aveva lavorato in passato con le forze armate americane in Afghanistan prima di essere esfiltrato negli Stati Uniti. Lo riferisce Fox News, secondo cui il 29enne collaborò in passato con l’esercito e con la Cia, prima di arrivare negli Stati Uniti nel 2021, un mese dopo il ritiro caotico delle forze Usa dal Paese.

Rahmanullah Lakanwal è arrivato negli Stati Uniti nel 2021 con i permessi speciali forniti dall’amministrazione di Joe Biden dopo il ritiro delle truppe americane dall’Afghanistan. Lo riferisce la Cnn citando fonti informate. Aveva ottenuto l’asilo quest’anno.

L’Fbi indagherà l’aggressione contro due militari della Guardia Nazionale a Washington come un atto di terrorismo. Lo hanno riferito due funzionari americani a Nbc news.

Alla vigilia del Thanksgiving, la festa più importante per gli americani, il terrore piomba sul centro di Washington. A due isolati dalla Casa Bianca, in una zona affollata di turisti locali e internazionali soprattutto in questi giorni, un uomo ha aperto il fuoco attorno alle 15 ora locale (le 21 in Italia) e gravemente ferito due soldati della Guardia Nazionale, la forza schierata da Donald Trump per combattere il crimine nella città.

Il presidente non era nella residenza al momento dell’attacco ma a Mar-a-Lago, in Florida, per il weekend di festa. Il sospetto, un afghano di 29 anni che sarebbe arrivato negli Usa nel 2021 con il ‘piano Biden’, è stato arrestato in meno di mezz’ora, grazie anche all’ingente numero di forze di polizia che normalmente circolano in quella zona di Washington.

Secondo la sindaca della capitale Muriel Bowser la sparatoria è stato “un attacco mirato” contro i militari della Guardia Nazionale.

Ancora non è chiara la dinamica della sparatoria. Secondo la Cnn, i militari hanno aperto il fuoco per primi e poi sono stati colpiti. Quindi potrebbero essere intervenuti per evitare una strage o potrebbero essere stati loro stessi l’obiettivo dell’attacco. Da agosto, quando il presidente ha inviato nella capitale oltre 2.000 soldati della Guardia Nazionale non ci sono stati incidenti. Ma la tensione è alta a Washington, come in altre città degli Stati Uniti “militarizzate” da Trump. I residenti della capitale sono ormai abituati a vedere i militari, armati e con i giubbotti anti-proiettili, girare per le strade. Alcuni li avvicinano per una foto o, perfino, per ringraziarli “per il loro servizio”. C’è anche tuttavia, chi non gradisce la loro presenza perché la associa alla stretta sull’immigrazione e alle retate degli agenti anti-migranti, pur non essendoci un vero e proprio legame, anche perché quei militari non possono effettuare arresti. ANSA – foto da X

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *