Ucraina, Mattarella: ‘no alla sopraffazione di potenze armate’

Mattarella

“Oggi più che mai è cruciale far sì che Kyev avverta che non è sola in questo delicato passaggio” mentre sono in corso trattative di pace

Sergio Mattarella intervenendo alla Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina che si svolge a Roma manda un messaggio di solidarietà forte all’Ucraina. Ribadisce che questa guerra “riguarda tutta la comunità internazionale” e che la difesa del diritto internazionale non è utopia anzi è tra le stesse ragioni d’essere dell’Unione europea che deve essere pronta ad accogliere l’Ucraina per sottrarla ai tentativi di dominio e sopraffazione delle potenze “più armate”.

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“C’è necessità nelle vicende internazionali di comportamenti che aprano alla speranza di un mondo contassegnato dalla collaborazione – ha detto oggi alla Conferenza di Roma – questo compito appartiene, agli stati, alla società civile, al mondo della cultura e dell’economia, occorre non arrendersi alla deriva che pare voler alimentare frenesia per smantellare ogni limite, anche quelli posti dopo la seconda guerra mondiale, alla ferocia dei conflitti, e far prevalere il diritto umanitario per tutelare le condizioni delle popolazioni civili”.

L’Europa infatti è per la sua stessa “ragion d’essere contro le politiche di potenza” e vuole “sviluppare un mondo interconnesso sicuro, libero, prospero. La volontà di sopraffazione delle potenze più armate per imporre il dominio con politiche anacronistiche di aggressione – avverte il Presidente senza mani nominare la federazione russa – esprime la parte sbagliata della storia”.

Mattarella ha quindi sottolineato l’importanza di questa iniziativa romana per la ripresa dell’Ucraina: uno “sforzo condiviso che ha visto tanti paesi lavorare in maniera corale. Crediamo convintamente a questa iniziativa”, ha assicurato “insieme ai partner internazionali che sostengono saldamente il popolo ucraino per impostare processo di ripresa e ricostruzione del paese”.

E a suo avviso “l’elevato livello di partecipazione dimostra la vicinanza della comunità internazionale a Kyev”, ci sono tanti paese e oltre 30 organizzazoni internazionali, centinaia di aziende, autorità locali, ambienti accademici.Quindi il tributo alla popolazione ucraina: “rendiamo omaggio alla determinazione e al coraggio con cui il popolo ucraina combatte per il diritto di determinare il proprio destino resistendo da 3 anni a una guerra di aggressione ingiustificabile” e infine ha ammonito: “non possono essere cinismo o indifferenza a guidare i comportamenti delle nazioni”.

Già ieri nell’incontro al Quirinale Mattarella ha espresso l’auspicio che si apra presto il negoziato per l’ingresso di Kyev nell’Ue e oggi lo ha voluto ribadire: “Kyev può contare sul sostegno corale alla sua scelta europea, obiettivo a cui puntare nonostante le difficili condizioni”.Il capo dello Stato ha accennato anche alle trattative aperte nelle ultime ore: “la diplomazia cerca di aprire percorsi ancora impervi e complessi auspichiamo che il principio di buona fede prevalga per ripristinare la pace nel rispetto della dignità di ogni popolo”.

Dal canto suo l’Italia “non si stancherà di ripetere che la pace deve essere giusta, complessiva, condivisa e duratura” perchè “non sarebbe pace la resa alla sopraffazione del più forte, una pace apparente, a condizioni ingiuste ha vita breve, ecco perchè questa guerra riguarda l’intera comunità”.  (askanews)

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