Omicidio Chiara Poggi, avv. Lovati: “A Vigevano si sapeva già alle 11.30”

Omicidio Chiara Poggi, avv. Lovati

Il giorno il cui Chiara Poggi venne uccisa, l’avvocato Lovati compiva gli anni. E quel giorno si ricorda di un episodio ben preciso

di Francesca Galici – Il 13 agosto 2007, in una delle villette di via Pascoli a Garlasco, nel cuore della Lomellina pavese, veniva uccisa Chiara Poggi. La procura di Pavia, nel suo nuovo corso, ha ottenuto dal gip l’autorizzazione alla riapertura delle indagini e ora nel registro degli indagati è stato iscritto Andrea Sempio. Gli investigatori stanno lavorando per lo più sotto segreto istruttorio, le uniche informazioni arrivano dall’incidente probatorio ma sono comunque frammentarie. Tuttavia, come ha fatto notare qualche “tecnico” del settore giuridico, in questo processo sono saltati tutti gli schemi. Gli avvocati sono spesso in televisione, i programmi fanno a gara per averli, ma talvolta sparigliano le carte con astuzia, come ha fatto Massimo Lovati nell’ultima puntata di Zona Bianca andata in onda mercoledì pomeriggio.

Il giorno il cui Chiara Poggi venne uccisa, l’avvocato Lovati compiva gli anni. E quel giorno si ricorda di un episodio ben preciso: “A Vigevano c’era la festa del paese, sono sceso dal mio studio alle 11.30 e tutti tra le bancarelle sapevano già che a Garlasco era stata uccisa una ragazza”. Un’affermazione potente da parte dell’avvocato che difende Andrea Sempio, che finora non aveva mai rivelato questo dettaglio.

Leggi anche
L’amica di Stefania Cappa: “Il giorno della morte di Chiara mi disse che l’aveva vista alle 11”

Alle 11.30 nemmeno Alberto Stasi, stando al suo racconto, sapeva che la sua fidanzata era stata uccisa: lui arriva nella villetta di via Pascoli all’ora di pranzo, dopo una serie di telefonate che non hanno avuto risposta. Ed è stato lui ad allertare i soccorsi con una chiamata alle 13.50. Quindi, com’è possibile che due e mezzo prima a Vigevano, non distante da Garlasco, “tutti”, come dice l’avvocato, sapessero dell’omicidio?

“Era la fiera d’agosto, è un ricordo preciso che nel tempo può essersi dissolto. Sono sceso dallo studio per andare a comprarmi il formaggio, nelle bancarelle alle 11 e mezza dicevano che hanno ammazzato una ragazza a Garlasco”, ha ribadito Lovati.

Perché questa informazione non è stata data in precedenza? Solo chi ha materialmente ucciso Chiara poteva sapere a quell’ora che era morta, ma sicuramente non sarebbe andato a dirlo in un mercato di paese.
Lovati, poi, ha detto genericamente di aver sentito che si parlava dell’omicidio senza dire chi lo abbia detto. Individuare in quel caso la catena di diffusione risulta essere molto difficile. Non resta che capire se l’avvocato verrà sentito dagli investigatori per capire di più sul suo ricordo.
www.ilgiornale.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *