Roma, 27enne ucciso con una coltellata: ipotesi rapina finita male

carabinieri e ambulanza

ROMA – “Voleva rapinarlo, lui ha reagito e quell’uomo lo ha ucciso”. Gli amici di Mamun Miah, cittadino del Bangladesh di 27 anni ammazzato al parco della Solidarietà, all’altezza del civico 393 della via Cristoforo Colombo, ne sono sicuri. Secondo loro quel ragazzo, un cuoco che lavorava in un ristorante di piazza Venezia, è stato ucciso durante una rapina finita male.

Mamun Miah si trovava alla Montagnola dove, insieme ad alcuni amici connazionali, spesso passava le serata. Qualche chiacchiera, per qualcuno una birra dopo una giornata di lavoro e poi di nuovo a casa. Sabato, però, il 27enne a casa non è mai tornato. A ucciderlo è stato un unico fendente al torace che ha probabilmente raggiunto il cuore sferrato da un uomo che ora è ricercato. Sarà l’autopsia confermarlo, come anche ad accertare se ci sia stata un tentativo di reazione da parte di Mamun Miah con chi lo ha aggredito a morte.

Sul caso indagano i carabinieri della stazione di San Sebastiano e della compagnia Eur che hanno ascoltato alcuni testimoni. Erano distanti al momento dell’aggressione, ma lo avrebbero visto litigare, in lontananza, con una persona di fronte a un centro sportivo, a poca distanza proprio dall’abitazione del 27enne, in via dell’Arcadia, dove viveva da solo. Secondo gli amici di Mamun Miah, anche loro del Bangladesh, l’aggressore sarebbe stato un clochard, che però non è ancora stato individuato. Per loro voleva rapinarlo.

Nella tasca dei pantaloni della vittima, però, è stato trovato il portafoglio con tutti i soldi e i documenti. Ecco perché oltre al tentativo di rapina finito nel sangue anche altre ipotesi, almeno per il momento, non vengono escluse. I parenti della vittima, che si trovano in Bangladesh, sono stati avvertiti. Nel frattempo le indagini proseguono. I carabinieri hanno acquisito alcune telecamere della zona per capire chi è passato di lì a quell’ora.
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