27 ago – Prende il via oggi il quinto conto energia dedicato alle aziende e ai privati che hanno intenzione di installare sul proprio tetto o in un campo di proprieta’ i pannelli fotovoltaici. Gli incentivi sul fotovoltaico, pochi in verita’, prevedono un tetto massimo pari a 6,7 miliardi l’anno che stiamo pagando con la bolletta elettrica, parte dei quali sono gia’ stati destinati a chi e’ rientrato nel quarto conto.
Il nuovo conto prevede due distinte tariffe incentivanti: una applicata solo all’energia immessa in rete (la cosiddetta tariffa omnicomprensiva) e l’altra solo all’energia auto- consumata (il premio autoconsumo) che, mediamente, per un consumatore domestico con impianto sotto i 3 kW copre circa il 30% di quella prodotta. Questa particolarita’ rende conveniente consumare quanta piu’ energia possibile di quella generata dall’impianto. Se a livello industriale la cosa e’ fattibile, va chiarito che orientare i propri consumi in maniera ottimale tra le mura domestiche risulta spesso difficile.
I costi di installazione sugli impianti domestici da pochi kW (consigliati fino a 3) non hanno subito variazioni. E’, infatti, piuttosto difficile scendere a prezzi inferiori ai 3.500 euro (Iva inclusa) per kW installato. Le differenze si notano anche tra Nord e Sud: a parita’ di impianto, infatti, un sistema da 2.2 kWp installato a Milano produce una media annua di 2.200 kWh e qui, per un ritorno di tipo economico, bisogna aspettare mediamente 19 anni.
A Napoli lo stesso impianto riesce a produrre 2.800 kWh, con un ritorno economico che arriva dopo circa 14 anni dall’installazione. In entrambi i casi, rispetto ai precedenti conti, il tempo di rientro economico e’ cresciuto mediamente dai 2 ai 4 anni. (ANSA).