Due infermiere ed un’operatrice sanitaria sono rimaste ferite nella notte tra domenica 4 e lunedì 5 gennaio, dopo esser state aggredite da un paziente ricoverato nel reparto di psichiatria dell’ospedale Santo Stefano di Prato. A segnalare l’episodio in una nota è Roberto Cesario, segretario territoriale del NurSind, il sindacato delle professioni infermieristiche.
Stando a quanto si apprende, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio due infermiere e un’operatrice socio-sanitaria sarebbero state picchiate da un cittadino di origine magrebina. Le tre donne hanno cercato di sfuggire al loro aggressore che le ha colpite con violenza: ad avere la peggio è stata l’infermiera più giovane, picchiata dal paziente che le ha tirato i capelli e l’ha trascinata nel corridoio.
Conseguenze più gravi sono state evitate soltanto grazie all’intervento delle guardie giurate e delle forze dell’ordine, con gli operatori che sono riusciti ad allontanare la giovane sanitaria dall’aggressore.
“Un episodio molto preoccupante che conferma la gravità della situazione che gli infermieri sono costretti a vivere ogni giorno all’interno dell’ospedale di Prato. Più volte abbiamo richiamato l’attenzione della direzione sanitaria e delle istituzioni per mettere in campo tutte le azioni necessarie a evitare che si verifichino episodi di questo genere – ha scritto Cesario -. La situazione è fuori controllo e ci troviamo davanti a un’escalation pericolosa: chiediamo un confronto immediato con la direzione sanitaria e la prefettura perché la sicurezza del personale che lavora in ospedale è, per NurSind, una priorità . Infine bisogna che tutti prendano coscienza del fatto che l’ospedale non può essere la soluzione per queste gravi situazioni di disagio”.
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