Arabia saudita: nasce “citta’-ghetto” per donne che lavorano

16 AGO – (ANSAMED) Dirigenti, donne in carriera o semplici operaie, le donne in Arabia saudita d’ora in poi potranno lavorare, purchĂ© relegate e separate dal mondo del lavoro maschile: per accoglierle il regno ultraconservatore costruirĂ  una cittĂ -ghetto, dedicata solo a loro, dove l’osservanza piĂą rigida della Sharia dovrebbe andare a braccetto con il progresso sociale e assecondare il bisogno di lavoro di molte donne, che potranno così progettare liberamente la propria carriera, senza incontrare gli ostacoli nĂ© subire le angherie dell’inflessibile societĂ  patriarcale in cui vivono.

La “cittĂ  delle donne” o, in termini piĂą accondiscendenti, il “polo lavorativo femminile”, che sarĂ  costruito nella municipalitĂ  orientale di Hafuf, costituisce una sorta di “concessione” ai diritti femminili, come il regime saudita da un po’ di tempo in qua stilla con il contagocce, fra qualche passo avanti e consistenti passi indietro, come la proibizione alle donne di guidare l’automobile.

La richiesta di costruire la cittĂ  per donne è stata fatta all’Authority saudita per la proprietĂ  industriale (Modon), ente statale responsabile per lo sviluppo industriale delle cittĂ  del regno Saudita, e viene sostenuta da un finanziamento di 500 milioni di riyal (circa 108 milioni di euro).