Salari bassi, Confindustria: “colpa delle finte cooperative”

Bonomi Confindustria

Roma, 11 feb. (askanews) – Il problema dei bassi salari in Italia, come quello dei mancati rinnovi contrattuali, non dipende dall’industria. Semmai dipende da “un mondo di finte cooperative” su cui non si vuole intervenire perchĂ© si andrebbero a colpire i sostenitori di alcuni partiti politici. Lo ha affermato il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi durante un dibattito in diretta organizzato in occasione del 75esimo anniversario di “La provincia di Cremona a Crema”.

“Dal 2000 al 2021, fatti 100 i salari di partenza nell’industria in Italia sono arrivati a 120, con la produttivitĂ  salita a 120 – ha detto -. In Spagna i salari sono andati a 115 ma con la produttivitĂ  a 157, in Francia e Germania la produttivitĂ  è salita a 140. Ma se guardo all’economia complessiva, in Italia gli stipendi sono andati da 100 a 107 (sempre tra 2000 e 2021) e la produttivitĂ  a 104 rispetto a 120” dei maggiori competitor Ue.

“Non è l’industria che paga poco, sono le altre componenti dell’economia che pagano poco – ha detto Bonomi -. E quando c’è stata la discussione sul salario minimo, noi abbiamo detto che non era un problema per noi” visto che fissava un livello inferiore alle paghe giĂ  previste nell’industria “ed è scomparso il dibattito”.”Si dice che Confindustria non rinnova i contratti, si racconta di 7 milioni di lavoratori in attesa del contratto. Ma quelli di Confindustria sono 242 mila e la gran parte sono nei servizi e nella Pubblica amministrazione: e allora è scomparso il dibattito sul rinnovo dei contratti”, ha proseguito. Quello che non va “è il sistema economico italiano: è possibile che nella Pa non ci sia mai meritocrazia nei contratti di lavoro? E’ un tema che va affrontato.

Possibile che ci siano settori dove si paga 4 euro l’ora?

Un mondo di finte cooperative che continua a pagare stipendi così bassi: sappiamo dove sono i problemi e non si vogliono affrontare, perchĂ© ci sta un dividendo elettorale – è l’accusa del numero uno di Confindustria – perchĂ© vuol dire andare a colpire le constituency di alcuni partiti”.

“Il tema di fondo di tutte le domande è che questo paese non dĂ  risposte nel merito, non discute nel merito. PerchĂ© sbagliamo sugli stipendi, sui contratti? Qui ci sarebbe da dire, ma perchĂ© in questo paese si pagano piĂą tasse sul lavoro che sulle rendite finanziarie? Parliamone nel merito e non si riesce mai a farlo. Ed è qui che diventano importanti giornali e giornalisti, perchĂ© ci dovete aiutare a riflettere nel merito come Paese, perchĂ© purtroppo abbiamo le armi di distrazione di massa – ha detto Bonomi – e invece questo paese deve tornare a pensare ad affrontare i problemi, perchĂ© ne abbiamo tanti. E quindi un ruolo come quello dei giornalisti è fondamentale per una sana democrazia”.