di Guido da Landriano – https://scenarieconomici.it – Una donna norvegese è stata minacciata dal governo di una severa pena detentiva per il presunto âcrimine di odioâ, avendo sottolineato che un uomo non può essere una lesbica. La colpevole di questo incredibile, letteralmente, crimine contro il Politically correct è la regista e attrice norvegese Tonje Gjevjon attualmente sotto inchiesta da parte delle autoritĂ norvegesi. Lâaccusata è a sua volta lesbica e una personalitĂ di spicco della cultura popolare. Ad accusarla è una âdonna transgenderâ che sostiene di essere una âmadre lesbicaâ di nome Christine Jentoft, che ha un passato di denunce pubbliche per âtransfobiaâ.
Le parole offensive di Gjevjon, che hanno scatenato lâindignazione, sono state precedentemente pubblicate su Facebook come segue: âĂ impossibile per gli uomini diventare lesbiche cosĂŹ come è impossibile per gli uomini rimanere incinta. Gli uomini sono uomini a prescindere dai loro feticci sessualiâ, si leggeva nel post.
Il 17 novembre è stata informata dellâapertura di unâindagine penale formale da parte dei pubblici ministeri per presunta violazione delle leggi nazionali sulla protezione dell’âidentitĂ di genere e dellâespressione di genereâ, il tutto conforme con la visione Politicamente Corretta del codice penale, anche se non conforme con la logica.
La Gjevjon ha da tempo dichiarato che lâagenda trans è in realtĂ âdannosaâ e âdiscriminatoriaâ per le donne, soprattutto per le lesbiche. Lâanno scorso, ad esempio, ha invitato i ministri del governo ad âagire per garantire che i diritti umani delle donne lesbiche siano salvaguardati, chiarendo che non esistono lesbiche con il pene, che i maschi non possono essere lesbiche a prescindere dalla loro identitĂ di genereâ.
I suoi post su Facebook sono ora oggetto di unâindagine penale
Gjevjon ha affermato che le leggi del Paese sono diventate discriminatorie nei confronti delle donne. Il Ministro della Cultura e dellâUguaglianza Anette Trettebergstuen ha risposto pubblicamente a questa sfida dicendo: âNon condivido una concezione della realtĂ in cui i due soli sessi biologici devono essere intesi come sesso. Anche lâidentitĂ di genere è importanteâ.
Gli attivisti trans sono da tempo in cerca di Gjevjon, e lâattrice e regista ha poi dichiarato di sapere che il suo post su Facebook avrebbe provocato una valanga di reazioni. Nel frattempo, i suoi oppositori lâhanno ripetutamente denunciata come âfemminista radicale trans-esclusivaâ, o TERF, altra magnifica sigla moderna. Ormai il mondo sta andando veramente in corto circuito.

