13 luglio – Falso cieco alla guida a Modena, Leoni (Pdl) chiede commissione dâindagine: âLa Regione non faccia finta di non vedere. Quale âmiracoloâ ha consentito alla commissione dellâAsl di certificarne la cecitĂ ?
âOttima lâazione delle Fiamme Gialle che hanno smascherato il falso cieco alla guida. Ma la domanda è: chi ha attestato che questo settantunenne era non vedente ed aveva quindi diritto ad una pensione da 900 euro al mese? Chi ha consentito, dal 2005 ad oggi, allâanziano âfurbettoâ di incassare 65 mila euro di invaliditĂ erogati da tutti i contribuenti?
Domande contenute in unâinterrogazione presentata alla Regione Emilia Romagna dal Consigliere regionale Andrea Leoni dopo che la Guardia di Finanza di Modena ha smascherato un falso cieco che dal 2005 percepiva una pensione di invaliditĂ erogata dallâInps.
âPer avere la pensione di invaliditĂ per cecitĂ totale è necessaria una certificazione della commissione medica dellâAsl di Modena che è formata da tre componenti. Possibile che tra Presidente della stessa, un medico del patronato e uno specialista nessuno si sia accorto che questo signore ci vedeva benissimo? Possibile che le competenze professionali dei componenti della commissione siano cosĂŹ carenti da aver commesso un errore del genere?
Visto che appare difficile credere che sotto la Ghirladina possano avvenire âmiracoliâ  che consentano il ritorno della vista a chi non lâaveva – conclude Leoni – câè bisogno che la Regione attivi una commissione dâinchiesta per verificare come sia potuto accadere che la Commissione medica abbia certificato uno status di cecitĂ totale a chi invece ci vede benissimoâ.
Di seguito il testo dellâinterrogazione presentata in Regione Emilia Romagna
Bologna, 12 luglio 2012
Al Presidente dellâAssemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna
SEDE
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Il sottoscritto Andrea Leoni, Consigliere regionale del Popolo della LibertĂ ,
premesso
– che la Guardia di finanza di Modena ha smascherato un falso cieco che dal 2005 percepiva una pensione di invaliditĂ erogata dallâInps;
– che nel corso dellâindagine delle Fiamme Gialle il pensionato settantunenne faceva azioni difficilmente compatibili con il suo status di non vedente quali: guardare vetrine, leggere annunci pubblicitari ed addirittura guidare lâauto;
posto
che è difficilmente credibile che sotto la Ghirladina sia potuto avvenire un tale âmiracoloâ;
considerato
che oltre alla truffa scoperta dalla GDF appare necessario comprendere chi abbia certificato la condizione di non vedente a qualcuno che in realtĂ ci vede benissimo;
– che esiste una procedura ben precisa per questi casi e che per avere un attestato di cecitĂ totale è necessario sottoporsi al vaglio di una commissione dellâAsl di Modena che è composta da tre medici rispettivamente il presidente della stessa, un medico del patronato e uno specialista che si attiva a fronte di una richiesta del medico di base;
atteso
che dal 2005 ad oggi lâanziano âfurbettoâ avrebbe incassato 65 mila euro di invaliditĂ erogati da tutti i contribuenti e il tutto avvallato dalla certificazione di una struttura pubblica afferente allâAsl di Modena;
INTERROGA
la Giunta regionale per conoscere:
1) se non ritenga necessario ed urgente attivare una commissione dâinchiesta per quanto di propria competenza per verificare come sia potuto accadere che nel 2005 la commissione medica abbia certificato la cecitĂ del settantunenne modenese;
2) se non ritenga che un tale atto sia dovuto per salvaguardare e tutelare il Sistema Sanitario Regionale e tutti gli operatori che con onestĂ e professionalitĂ lavorano nelle varie realtĂ del territorio regionale;
3) se non ritenga necessario, una volta accertate le responsabilitĂ , costituirsi parte civile nellâeventuale procedimento nei confronti di chi abbia attestato il falso;
4) se possa escludere che questo episodio non sia solo la punta di un iceberg di un diffuso stato di illegalitĂ che merita unâindagine conoscitiva su tutto il territorio regionale per verificare che quanto successo a Modena non accada anche in altre Asl emiliano romagnole.
Andrea Leoni
